
Paolo Tarozzi, per 13 anni storico addetto stampa del Milan, ha parlato a RMC Sport Live Show. Diversi gli argomenti toccati durante il suo intervento. Ecco le sue parole.
Sulla carriera d’allenatore
"Nel ’91 arrivo al Milan, entro nello staff del presidente Berlusconi. Nel ’95 divento capoufficio stampa. La mia passione per il calcio poi mi porta a prendere il patentino d’allenatore. Bello lavorare per 17 anni in un club di fama mondiale. Dal 2000 ho preso il patentino, comincio a collaborare con i giovani, lavoro con Chicco Evani e nel 2007 chiudo con il Milan. Ho continuato ad allenare, poi questa estate l’occasione al Syrianska Football Club, militante in Division I, la terza serie del campionato svedese, con esuli siriani. E’ stata una scommessa, ma è stata una bella esperienza. Ho fatto quattro partite e diverse amichevoli, è andata molto bene. Poi purtroppo ci siamo dovuti separare, perché la società voleva decidere tutto, anche la formazione. E io non sono la persona adatta per questo. Come Berlusconi al Milan? Non è vero, presidente grandissimo appassionato di calcio che si confrontava sempre con i propri allenatori. Ha fatto la loro fortuna, magari negli ultimi hanno ha chiesto di più ai suoi tecnici. Ma chi non lo fa?".