
“La mia squadra gioca con il 5-5-5, mentre 5 vanno avanti, gli altri 5 vanno indietro”. Nel film l’allenatore nel pallone Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi, spiegava così il modulo della Longobarda. Applicare questa idea, un po’ strampalata, è veramente difficile, ma con il Mondiale alle porte ci sono sicuramente tante soluzioni tattiche e forse anche più comprensibili del famoso 5-5-5. Senza scomodare Canà proviamo ad analizzare i moduli delle 32 nazionali che disputeranno la competizione. Intanto cominciamo con una precisazione: il modulo si vede sempre dal rilancio del portiere avversario, tutto quello che avviene in fase di possesso è un'evoluzione del modulo che possiamo chiamare schema. A questa osservazione aggiungiamo che solo il campo potrà confermare le analisi che di seguito vi proponiamo, quindi, a pochi giorni dal via, ci limitiamo ad analizzare i numeri grazie all’ausilio di siti specializzati ( Transfermarkt, LineUps, Soccerway ), riviste del settore e la visione di alcune partite.
1) Delle 32 partecipanti a Russia 2018, ben 24 squadre utilizzano la difesa a 4. La linea a tre, un po’ conservativa, non sembra piacere molto.
2) La linea difensiva a 3 è impiegata da 8 nazionali di cui 2 big (Belgio e Inghilterra). Il 3-5-2 con esterni di centrocampo di stampo offensivo è scelto da 3 squadre, meno spregiudicato, almeno sulla carta, il 3-5-2 dell’Inghilterra che potrebbe giocare con due esterni un po’ più difensivi. Particolare il Messico di Juan Carlos Osorio, l’attuale Ct cambia spesso modulo e in alcune circostanze ha impiegato il 3-3-1-3 ispirato a Bielsa.
3) Difesa: Non mancheranno le nazionali molto attente all’aspetto difensivo; con una minore qualità si proverà ad intasare il centrocampo o proteggere la difesa con più uomini. Il motto sarà: alzare il muro. Tre squadre utilizzeranno il 5-4-1 (Corea del Sud, Panama e Senegal).
4) Alla competizione non poteva mancare l’inossidabile 4-4-2. Questo vestito tattico potrebbe essere scelto da 6 nazionali, 2 Sudamericane (Uruguay e Costa Rica ) e 4 Europee( Portogallo, Svezia, che conosciamo bene, Polonia e Islanda). Il 4 -4-2 classico è quello della Svezia: due esterni bassi di protezione e due laterali di centrocampo offensivi, tra questi spicca Forsberg abile nel saltare l’uomo e fornire assist. In attacco due punte di riferimento (Toivonen e Berg) che dovranno segnare e aiutare molto la squadra soprattutto in fase di non possesso. Non lontano da questo impianto di gioco la Polonia, con una differenza notevole in attacco: Lewandosky e Milik che possono fare malissimo. Da verificare il Portogallo che in alcuni casi ha fatto giocare sulla corsia Joao Mario; lui che proprio esterno non è.
5) Il 4-3-3 viene indossato da 4 nazionali (Arabia Saudita, Spagna, Brasile e Danimarca). La Spagna in mezzo al campo potrebbe scegliere la sostanza di Busquets e Thiago con l’estro di Iniesta. Il CT Lopetegui, molto vicino all’idea di calcio di Guardiola, vuole possesso palla e accelerazioni e queste sono nelle corde di Asensio e Isco. Molto più concreto il Brasile che in mediana sembra affidarsi a Paulinho, Casemiro e Fernandinho. Un muro a centrocampo per sostenere la fantasia di Neymar e compagni in attacco. Un po’ atipico il 4-3-3 della Danimarca, infatti in fase di possesso potremmo vedere spesso i due mediani davanti alla difesa ed Eriksen sulla trequarti che agirà dietro i tre attaccanti.
6) Ballerina la Francia che può muoversi con il 4-3-3 e il 4.2.3.1 In difesa sono presenti due esterni che spingono come forsennati ( Pavard e Hernandez); mentre Kantè, la sentinella, agirà a guardia della difesa e sarà supportato dalla qualità di Tolisso e Pogba ( che unisce anche tanta forza fisica). In attacco devastanti sulle corsie Dembelè e Mbappè: qualità e velocità pura. In caso di 4-2-3-1 la novità potrebbe essere Griezmann sulla trequarti, con Matuidi al fianco di Kantè a centrocampo.. Un nazionale con tanto talento e imprevedibilità. Attenzione alla banda di Deschamps.
7) Sulla carta il modulo più utilizzato sembrerebbe essere il 4-2-3-1, al momento 14 squadre potrebbero utilizzare questa impostazione di gioco. Il più offensivo sembra essere quello dell’Argentina che può mandare in campo D Maria, Messi, Aguero e Higuain. Pazzesco!!!! In quasi tutte le squadre che utilizzano questo modulo sono presenti due esterni alti abili nell’uno contro uno. La Germania può contare su Reus, e Muller con la variabile Draxler, l’Argentina ha DI Maria e Aguero, la Serbia Kostic e Tadic, la Svizzera Embolo e Shaqiri o Zuber . In mezzo al campo, sempre con il 4-2-3-1, si trova spesso la presenza di due mediani robusti che devono garantire sostanza e copertura. In molte formazioni, sempre grazie al 4-2-3-1, è presente il trequartista o meglio il numero 10, ossia il giocatore con maggiore fantasia. I calciatori con queste caratteristiche sono ben 10. Modric, Messi, Azmoun, Trezeguet, Cueva, Belhanda, Ljaic, Ozil, Honda e J. Rodriguez. Il talento non manca e magari saranno proprio loro ad illuminare il mondiale: loro sono i calciatori che vanno oltre il modulo. A questo punto non rimane che aspettare il calcio d’inizio di Russia 2018. Ci divertiremo anche senza l’Italia.
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Marco Piccari