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L'EDITORIALE - Balotelli - Ranieri, un abbraccio azzurro
19 feb 2018 00:56Calcio
© foto di Imago/Image Sport

...di Marco Piccari

Un abbraccio e un sorriso. Tenerezza, affetto, spensieratezza e leggerezza. Tutto questo in un gesto, veloce e spontaneo. Uno di quei momenti consumati con un battito di ciglia, neanche il tempo di dire guarda che l’abbraccio tra Ranieri e Balotelli è già volato via consegnato alle immagini e ai commenti dei social. Il campionato è la Ligue 1 e il match e Nizza – Nantes. Da una parte una squadra reduce da tre sconfitte consecutive, dall’altra un’altra alla caccia di un sogno chiamato Europa che molto probabilmente rimarrà tale. Tutto molto normale ma la partita è l’occasione per vedere uno davanti all’altro Ranieri e Balotelli. Due italiani che lontano dal loro paese cercano imprese e riscatto. Il mister è quello delle favole che diventano realtà e il giocatore è il ribelle che nessuno vuole perché troppo complicato da gestire. Due opposti, diversi e lontani, ma all’Allianz Riviera per un attimo, con quel breve e intenso abbraccio,  si sono trovati vicini come padre e figlio. Nei giorni precedenti Claudio Ranieri aveva inviato messaggi di stima: “Mario sa trasformare ogni occasione in gol”. Queste le parole del tecnico del Nantes a super Mario. Difficile dare torto a Claudio del resto i 21 gol stagionali, in 27 partite, sono la a certificare un altro anno importante per il ragazzo che ormai non è più terribile. Mario segna, 38 gol con il Nizza in 56 partite, e si diverte. Impossibile non notare Super Mario e Claudio, da amante del calcio, lo sa bene e quell’abbraccio può essere letto anche come un ben tornato ragazzo mio. La partita vola via, il Nizza passa in vantaggio con Dante e poi il Nantes pareggia su rigore con Sala. Il primo tempo è divertente, mentre il secondo evapora senza grandi emozioni. E super Mario? Lui corre, lotta si muove di continuo e quando può prova anche il numero, come al 32 esimo della ripresa quando tenta una rabona, ma Pallois con il fisico lo ferma. In difesa Ranieri gli piazza addosso il giocatore più fisico della retroguardia dei canarini. I colpi e i contrasti non mancano, ma Mario non si scompone. Il ragazzo è ormai uomo e quando alla metà del secondo tempo esce sotto gli applausi dello stadio sorride e ringrazia. Un altro gesto d’amore per lui, come quell’abbraccio iniziale che a rivederlo fa pensare tanto al colore azzurro; del resto Ranieri è l’uomo delle favole che diventano realtà e Balotelli ora è il ragazzo terribile diventato buono. Magari quell’abbraccio è l’inizio di una nuova storia per entrambi i protagonisti.

Marco Piccari