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ESCLUSIVA - Zaccheroni: "Milan, era difficile non cambiare. Atalanta di Gasp come la mia Udinese"
10 ott 2019 15:27Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A TMW Radio, durante Maracanà, è intervenuto il tecnico Alberto Zaccheroni per parlare dei maggiori temi d'attualità.

Sul Milan
"Succede speso nel calcio, si parte con un'idea e si pensa di sostenerla ma nel momento di difficoltà, la pressione che c'è ti porta a cambiare indirizzo. Si voleva costruire qualcosa nel tempo ma la mancanza di risultati ha portato non so chi, ai vertici o non so, a prendere un'altra strada. Giampaolo era una scelta che andava sostenuta ma è anche vero che ancora non si vedeva nulla. Non so se sono state fatte valutazioni sbagliate. L'organico è quello della passata stagione, che ha lottato per la qualificazione in Champions. Sono arrivati nuovi giocatori, quindi credo sia all'altezza. Chi ha deciso è rimasto combattuto fino alla fine. Conoscendo Maldini, per me avrebbe voluto continuare con Giampaolo. Ma non è solo. Forse non era stato ancora piantato nessun paletto in casa Milan. Si è scelto ora una via di mezzo, ma Pioli le sue squadre comunque le fa giocare bene. Per me se la può giocare per la Champions, ha ceduto solo Cutrone e ha nuovi elementi. I valori ci sono. Squadra troppo giovane? I miei successi li ho fatto utilizzando i giovani".

Sulla Serie A
"Devo ammettere che a livello qualitativo eravamo diminuiti, ma stiamo tornando ai livelli che occupavamo prima. Ora è alla pari del calcio inglese. A livello qualitativo intendo, a livello tattico anche. Abbiamo raggiunto anche l'intensità, che abbiamo preso dagli inglesi. Mi riferisco per esempio a Inter e Juventus. Ho visto questa partita e mi sono divertito molto".

Sul Napoli
"Il Napoli è indietro per la continuità. A livello qualitativo però c'è. Non credo gli manchi molto per competere con le altre".

Su Inter-Juve
"Ha un organico esageratamente qualitativo la Juventus. Sarri riesce a cambiare la formazione a seconda della partita. Ha cercato di colpirli in campo aperto. Ha giocato per la prima volta con grande intensità per tutta la partita. L'Inter, nel momento in cui fa cambi di qualità, non riesce a rispondere perché ha una panchina più corta. E manca poi un'alternativa a Sensi, perché quando è uscito, si è spenta la luce. La difesa a tre, se è protetta fa bene, ma se deve giocare a campo aperto, Godin e Skriniar soffrono".

Sulla Juventus di Sarri
"Se la Juve che ho visto io è al 70%, possono esser contenti, perché si può arrivare a livelli stratosferici. Da amante del campionato potrebbe essere un problema, perché sarebbe assegnato già alla Juve. Non capisco come potrebbero raggiungerla le altre".

Su Atalanta, Roma e Lazio
"L'Atalanta? Sono un grande estimatore di Gasperini, che è sempre stato sottovalutato ma ha sempre proposto più idee degli altri. Sta portando avanti quello che feci io a Udine, ossia una squadra giovane proponendo in campo entusiasmo e coraggio. La Lazio non riesce a trovare continuità, ma Inzaghi sta facendo bene. Non riesce a fare il salto di qualità perché i giocatori sono quelli. La Roma è un cantiere aperto, c'è da ricostruire un post-Totti e De Rossi. L'ambiente pretende molto di più e non è facile. Quando è arrivato Fonseca, ho parlato con Shevchenko che mi ha parlato molto bene di lui".

Sul suo futuro
"Tornare ad allenare? Giusto lasciare spazio agli altri ora. Ho deciso di fare altre esperienze. Mi hanno contattato squadre ma ho rifiutato. Se non hai l'energia, devi lasciare il posto agli altri, perché così non ti diverti".

RMC Sport Redazione