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Curci: "Giampaolo allenatore completo. Pioli si adatta alla rosa, farà bene al Milan"
10 ott 2019 19:00Calcio
© foto di Federico De Luca

A Stadio Aperto, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto il portiere Gianluca Curci. Ecco le sue parole: 

Sulla sua esperienza in Svezia
"Il bilancio è più che positivo. Ho cominciato in B con l'Eskilstuna ma siamo saliti in A, poi sei mesi con l'Hammarby. Il contratto è scaduto a luglio e ora sono alla ricerca di un campo pro per aprire una scuola calcio portieri con Claudio Del Ciello, ex preparatore dei portieri alla Roma e in Nazionale Femminile". 

Sul suo futuro
"Ho parlato con Polito, ma con la Juve Stabia non ci siamo messi d'accordo. E' stata solo una chiacchierata, non un'offerta vera e propria". 

Sul ruolo del portiere
"Il calcio è cambiato molto. Ho cambiato molto da quando nel 2012 ho avuto Luis Enrique. Prima il portiere era palla lunga e basta, invece con lui si doveva giocare molto. Il portiere ora è uno sport nuovo dentro il calcio. Ora è più protagonista il portiere".

Sulla Roma
"Quanto è difficile giocare da romano nella Roma? Sei il primo che viene criticato, perché i tifosi ci tengono molto. Hanno criticato anche Totti. Ma alla fine gli errori si dimenticano col passare del tempo. E' molto difficile vivere Roma, perché i tifosi ci tengono molto. In Svezia si poteva vivere molto più serenamente. Totti e De Rossi non potevano neanche andare in giro a Roma, perché tutti li fermavano. Non è facile, anche quando va male. Roma deromanizzata? Florenzi è da tanto tempo qui, Pellegrini anche. Ci vuole anche un cambio, ma ci deve essere qualcuno come loro due, che mantenga la tradizione. Serve per insegnare agli altri cosa vuol dire Roma. E poi sanno capire lo stato d'animo dei tifosi".

Su Giampaolo
"Ce l'ho avuto al Siena. L'allenatore più completo tatticamente che ho mai avuto. Magari peccava nel rapporto con i giocato. Ho avuto Spalletti ma non solo, ma lui è stato il più bravo. Le indicazioni del tecnico le seguono tutti i giocatori. Alla Samp anche ha fatto bene, non mi spiego cosa sia successo al Milan. Con lui prendevamo pochi gol. Si è evoluto ma non mi spiego questo epilogo, come mai non ci sia stato questo salto di qualità". 

Su Pioli
"Il primo anno a Bologna facevamo sempre gol con lui, facemmo tanti punti. E' una persona molto intelligente, che si adatta ai giocatori che ha. Ne sfrutta tutte le qualità. Spero che vada bene al Milan, perché se lo merita. Lì pretendono prestazioni e vittorie. Sono sicuro che arriverà tra le prime 4-5 in campionato".

RMC Sport Redazione