
Parte oggi il Mondiale in Qatar, sono tante le polemiche che accompagnano questa manifestazione e nessuno le vuole sminuire o dimenticare, certo in molti si sono scatenati in questi giorni e sappiamo che il fattore social è determinate: i like fanno sempre comodo. Nel leggere e sentire i tanti commenti e sondaggi viene spontanea una domanda, ma con l'Italia presente ci sarebbero stati gli stessi interrogativi oppure si sarebbe cercato di capire il cammino dell'Italia nella competizione? Dove poteva arrivare, come giocare e che scelte fare? I sondaggi sarebbero stati altri e forse molte polemiche sarebbero state messe in secondo piano in attesa di vedere in campo gli azzurri. Domande che non troveranno risposte perchè l'Italia è fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva e in fondo questo è il dispiacere più grande per tutti noi. Sicuramente con la presenza degli azzurri avremmo approcciato in maniera diversa al Qatar, il pensiero sarebbe stato quello di vedere che cosa potevano fare i campioni d'Europa in carica. Servizi, approfondimenti, focus sui giocatori, le scelte del ct Mancini: il dispiacere più grande è questo. Penso anche ai bambini di 10 anni che dopo aver visto la vittoria dell'Europeo e conosciuto la festa al seguito della Nazionale sono costretti a predersi per la seconda volta conseutiva l'aria mondiale. Una competizione che arriva ogni 4 anni e scandisce anche la vita di tutti, lasciando ricordi indelibili e accompagnado la crescita di tutti noi. Il Mondiale è un mese di emozione, di curiosità e di passione per conoscere e vedere in pochi giorni qualcosa di speciale, ci si appassiona per la propria nazionale ma inevitabilmente ci sentiamo attratti dai campioni affermanti, dalle sorprese, dalle belle storie che scopriamo. Gli appassionati di calcio non possono non amare il mondiale, chi non ricorda un giocatore, una squadra, una maglia, una curiosità, anche quelli che oggi gridano allo scandalo per questo mondiale sono sicuro che capiranno quello che si sta scrivendo e sono anche sicuro che alla fine guarderanno il mondiale. Nessuno vuole sminuire i morti per costruire gli stadi e nessuno vuole dimenticare le frasi discriminatore uscite in questi giorni, ma non facciamo gli ipocriti e se sosteniamo certe battaglie e difendiamo dei valori, facciamolo sempre a prescindere da un evento. Ricordiamo anche i morti sul lavoro nel nostro paese, ad esempio i 1.221 nel 2021 e non dimetichiamo il problema degli immigrati alle frontiere. Le vite hanno lo stesso valore a prescindere dagli eventi e dalle manifestazioni.
Non dimentichiamo i problemi dei nostri tempi sempre, ma viviamo anche questo mondiale che un giorno racconteremo come quello giocato d'inverno, vicino al Natale e con i campionati nazionali sospesi, una storia diversa che comunque meriterà di essere ricordata. A noi ci mancherà quel senso di unione e quel sentirci tifosi della stessa squadra, quella voglia di scendere per le strade e sventolare il tricolore. Siamo sinceri a noi ci mancherà tanto l'Italia, in una manifestazione che per un mese ci ha fatto sentire nel passato veramente tutti italiani.
Marco Piccari