
... di Marco Piccari
Una vittoria al Cuadrado per la Juventus. La danza del colombiano e la palla fatta passare nell'unico pertugio esistente. Gol vittoria e tre punti per la Juve che in classifica raggiunge la Fiorentina, un classifica che rispecchia, attualmente, il valore di entrambe le squadre. Diverse e incomplete rispetto alla vetta. Alla Fiorentina manca l'esperienza e la concretezza contro le big, alla Juve manca qualità nel gioco offensivo, troppo palla a Dybala che quando non è al top non fa salire la squadra. Nella partita pesa tanto l'espulsione al 73esimo del difensore viola Milenkovic è lui, che in maniera poco intelligente, cambia la partita. Fino a quel punto si era visto poco da entrambe le formazioni. La Fiorentina è partita mostrando una manovra ariosa con la qualità e la mobilità di Saponara, Bonaventura e Castrovilli più Odriazola incursore a tutta fascia e nella prima parte imprendibile. La squadra di Italiano nei primi 10' ha realizzato l'87% di possesso palla, ma senza mai pungere. La Juventus sempre ordinata controllava, ma faticava nella manovra che sembrava offuscata. Locatelli un po' isolato all'inizio è cresciuto successivamente, mentre Mckennie faceva tutto: assaltava e copriva. Molto bene i guardiani Rugani e DeLigt che sono stati insuperabili in ogni situazione con l'olandese che ha annullato Vlahovic facendolo diventare un 9 qualsiasi. Una partita bloccata e molto fumosa tanto che fino all'espulsione si è contato un solo tiro in porta. Tutto è cambiato con il rosso di Milenkovic, nessuna mossa tattica o cambio di uomini aveva fino a quel punto influito. Il rosso del difensore viola ha fatto arretrare per necessità la Fiorentina ed emergere il coraggio della Juve modello Zenit con l'aggiunta della furia Cuadrado; una mossa necessaria di Allegri per creare il disordine nella difesa viola. La Juve colpisce prima la traversa con Chiesa e poi ci pensa il colombiano con la sua classica giocata favorita dall'ingenuità della retroguardia viola. Una vittoria pesante che regala tre punti alla Juve, ma calma, anzi molta calma per pensare ad una rimonta serve altro. Questa Juve non ha dato la sensazione di essere superiore alle settima in classifica e inoltre quella vista con lo Zenit sembra già unica.