
17° giornata di Serie A, i Top e Flop di Lazio-Empoli. Alessandro Sticozzi
Pronti-via e la Lazio mostra immediatamente di voler dimenticare la rimonta subìta a Lecce. Al primo corner di Luis Alberto la spizzata di Felipe Anderson viene deviata da Caputo alle spalle di Vicario per l’1-0 biancazzurro. L’Empoli incassa senza venir tramortito dal colpo, pur rischiando ancora tanto sul destro di Zaccagni (10’) che sfiora il palo lungo.
L’avvio di “Immobile e compagni è furente & ragionato”, col capitano che attenta un paio di volte ai pali di Vicario con conclusioni potenti ma imprecise.
Nella fase successiva di un’equilibrata prima frazione, in mediana ogni tanto quelli di Sarri si allungano, consentendo in particolare a Fazzini e Marin di giostrare in ripartenza. Pesante il giallo comminato a Lazzari in chiusura di frazione: era diffidato, salterà la gara col Sassuolo.
Nel secondo tempo la Lazio prova a ricalcare lo stesso avvio autorevole d’inizio gara. Al 9’, sull’ennesima percussione dalla destra di Felipe Anderson, Zaccagni pesca il 2-0: scavino di fronte a Vicario da zero metri e grande esultanza di fronte alla Nord vuota.
Sarri gestisce con Pedro inserito proprio al posto del marcatore del raddoppio. Pezzuto è molto severo e ne fanno le spese proprio lo spagnolo e Romagnoli, punito per un intervento a metà campo: entrambi ammoniti.
Gli altri cambi non modificano troppo l’assetto delle due compagini, con la Lazio che prova a fiammate a generare il 3-0 e l’Empoli che azzarda ripartenze molto estemporanee.
C’è però un altro capitolo di questo match, vale a dire quello riferito alla “psicosi Lazio” degli ultimi minuti di gioco. All’83’ Caputo fa 1-2, lanciato in contropiede in solitaria su un’azione che partiva da una punizione a favore per i padroni di casa. Al minuto 94’ poi, sugli sviluppi di un corner, arriva anche il 2-2 di Marin, lasciato inspiegabilmente solo al limite dell’area. La Lazio si butta via sul più bello, confermando i limiti già espressi contro il Lecce in tema di “tenuta mentale e tecnica in situazione di vantaggio”.
TOP
Felipe Anderson - Anche se la sua spazzata fallace nel finale apre le porte al 2-2, è sempre attivo sul suo out di competenza. Un gol e un assist: il suo l'ha fatto.
Marin - Scegliamo lui come esempio di un Empoli che non ha mai smesso di credere nella rimonta, conscio dei limiti di tenuta dei padroni di casa. Moto perpetuo a centrocampo, viene premiato dall'ultimo tiro della domenica.
Baijrami - Entra e cambia l'Empoli, dando velocità e imprevedibilità a manovre sin lì stagnanti.
FLOP
Immobile - Parso poco pronto in zona gol, si innervosisce a causa di una gestione dei cartellini fantasiosa da parte del direttore di gara Pezzuto.
Vecino - Entra male perdendo palloni velenosi e facendosi ammonire in occasione dell'azione che fa nascere la trama del 2-2. Incisivo al contrario.
ARBITRO
Pezzuto - Ha una gestione delle ammonizioni particolare, quando punisce Pedro e Romagnoli risparmiando Parisi (trattenuta netta su Hysaj). In generale pare innervosire la partita, più che controllarla.