
ROMA-UDINESE 3-0 | 37' Bove, 55' Pellegrini, 91' Abraham (R)
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Udinese senza Beto, fermato all’ultimo dalla febbre. Roma con Belotti appoggiato da El Shaarawy dalla sinistra e da Pellegrini-Wijnaldum sulla trequarti. L’avvio giallorosso è propositivo, con Wijnaldum che cerca spesso luce sulla destra crossando un paio di palloni interessanti. La miglior occasione per i giallorossi arriva sugli sviluppi di un calcio da fermo, dove la zuccata di Mancini è respinta con un intervento reattivo da Silvestri. Alla mezz’ora si può constatare una Roma più aggressiva del solito in pressing, con Bove molto dinamico e Cristante più dedito alla regia. Al 35’ Pereyra tocca col braccio un colpo di testa da corner e Giua, dopo revisione al VAR, concede il rigore. Dal dischetto va Cristante, che sbatte il penalty contro il palo: per sua fortuna sulla ribattuta c’è Bove che fa 1-0 tra le proteste friulane.
Da segnalare, prima dell’intervallo, la bella parata di Silvestri su punizione ben calciata da Pellegrini.
Capita poco fino al 10’, quando Belotti conduce un gran contropiede servendo a Pellegrini un cioccolatino da spingere dentro di fronte a Silvestri. Si fa male Wijnaldum al 15’, con l’ingresso di Matic che pareva comunque in un certo senso preventivato. I giallorossi gestiscono in maniera comunque propositiva, col “Gallo” molto abile nel coadiuvare varie ripartenze pericolose.
A metà ripresa l’Udinese ha la chance fondamentale per tornare in partita, con Mancini che tocca col braccio un tiro di Lovric, mandando dal dischetto Pereyra. “El Tucu” spara male, ma Rui Patricio è bravissimo nel bloccare il pallone in due tempi. Il resto della ripresa tratta di un "controllo calmo" di quelli di Mou, che trovano il 3-0 con Abraham a rendere più rotonda la terza vittoria consecutiva in Serie A.
PAGELLE:
D. Llorente 6,5 - La Roma fa distribuire il gioco a lui dal centrosinistra e lui risponde spesso presente.
Cristante 6 - Si prende una zuccata clamorosa, si fa bendare la testa e poi sbatte un rigore sul palo, imitando quanto fatto dal suo capitano a Rotterdam. Per sua fortuna c’è Bove con tanta fame.
Pellegrini 7 - Segna il gol del 2-0 e in generale sembra rivitalizzato dalle polemiche e dagli insulti social. Fa come sempre le due fasi, pur sbagliando tremendamente di meno rispetto al solito.
Bove 7 - La voglia di emergere del ragazzo è evidente sia nel gran dinamismo proposto in mediana e non solo, sia nella prontezza e reattività mostrata sulla ribattuta che produce l’1-0. Molto bravo anche nell’adombrare Samardzic.
Belotti 6,5 - Il tenore della lotta è quello del Torino, nel primo tempo però l’assenza sottoporta è poco confortante. Nel secondo tempo ha il gran merito di inventare il contropiede con assist del raddoppio.
Wijnaldum 6,5 - Tra i più attivi dei suoi nel primo tempo, spesso dà ossigeno alle azioni dei suoi allargandosi sulla destra. Si infortuna ed esce al 15’ della ripresa.
Udogie 5 - Inspiegabilmente mai servito nel primo tempo, prova a mettersi più in luce nel secondo tempo, pur producendo pochissimo.
Success 5,5 - Deve fare il centravanti da solo, quando in generale è poco incisivo anche quando affianca Beto. Si vedono tutti i limiti nel posizionamento preventivo e nelle giocate i prima in sponda. Volenteroso sì, ma poco di più a livello generale non guasterebbe.
Pereyra 4,5 - Il braccio ingenuamente lasciato largo provoca il rigore, anche se per il resto del primo tempo il suo apporto è sempre valido alla causa. Fallisce il rigore della speranza e il suo voto s’inabissa.
Samardzic 5 - È evidente ai più che il suo talento sia cristallino, anche se le lunghe pause che si concede, se non eliminate, saranno un gran peso per la carriera del ragazzo.
Rui Patricio 7,5 - Non viene mai chiamato in causa fino al decisivo rigore parato al 66’.
ARBITRO:
Giua 7 - Non sbaglia nulla dal primo all’ultimo minuto, sia nei fischi che nei cartellini.