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Tavecchio: "Chi prende Conte, sa a cosa va incontro. Nazionale, Ventura scelta condivisa dai vertici"
13 nov 2019 15:18Calcio
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'ex presidente Figc Carlo Tavecchio è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, per parlare dei temi più caldi del momento.

Sull'appetibilità del calcio italiano
"Il sistema calcio professionistico deve essere più patrimonializzato. In questo momento ci sono club e città importanti che hanno problemi di non poco conto. Poi ci sono problemi di sistema come i costi. I risultati sportivi ci sono, ma serve anche una maggior patrimonializzazione dei club".

Su Conte
"Chi prende Conte, sa a cosa va incontro. E' un uomo libero, un grande allenatore, tra i primi al mondo. ha un potenziale magnetico di ricostruire un sistema come l'Inter sottotono. E' arrivato e ha cambiato mentalità e anche giocatori. La Juve ha un organico difficilmente comparabile però e con tutto il rispetto delle capacità di Conte, forse alla lunga ci sarà ancora un dominio Juve".

Su Pellè
"La sera che sbagliò il rigore fu la più funesta, non a livello di Milano con la Svezia. Io vedevo i rigoristi e non erano tutti quelli che hanno tirato quella sera".

Sul ko con la Svezia
"Rimpianti? La decisione di arrivare a Ventura era stata condivisa dai massimi livelli sportivi italiani. Partimmo con una richiesta a Capello, che era stato possibilista e poi ha detto di no, così come Donadoni, che era la seconda opzione. Ci siamo poi trovati con l'opzione Ventura e De Biasi. Incontrai a casa del presidente del Coni Marcello Lippi e si scelse di andare su Ventura".

Sul Napoli
"Ancelotti è un capitano di lungo corso, criticarlo diventa un arduo problema. Lui può valutare altri elementi. Il Napoli ha tutte le caratteristiche, per dirigenza e parco giocatori, di tornare dove merita di essere".

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