
Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Massimo Tarantino.
Che tipo di emozione è data dall’affrontare la Champions col campionato quasi archiviato?
“Avendo accumulato tutto quel vantaggio sulla seconda, viene da dire che la competizione più complicata potrebbe essere la Champions. Gli amici napoletani sono molto scaramantici, quindi fino all’aritmetica certezza faranno i dovuti scongiuri”.
Ti aspettavi un ambientamento così veloce per Kim?
“Kim è stato una sorpresa. È già difficile per un difensore italiano che conosce la Serie A giocare a quei livelli. Immaginiamo quanto possa essere complicato per chi invece viene da fuori. Merito alle sue doti, alla sua capacità di veloce adattamento. Bravo anche Spalletti, che l’ha inserito in un contesto che ne esaltasse le qualità migliori, nascondendone casomai nei primi momenti i difetti”.
Lobotka rinnova fino al 2027…
“Il Napoli ha costruito questo gruppo in tanti anni. Ci sono molti giocatori che stanno dimostrando queste caratteristiche e il Napoli li sta fidelizzando: Lobotka è l’esempio cardine di questo tempismo che De Laurentiis e Giuntoli hanno azzeccato sotto il profilo del timing nel cambio generazionale”.
Lo 0-0 in casa del Porto potrebbe aprire un nuovo capitolo per la difesa dell’Inter in trasferta?
“Questo step in casa del Porto potrebbe dare più continuità in trasferta rispetto a quello che è stato sinora. L’Inter ha una squadra forte, che ha dimostrato un gran potenziale, non avendo la giusta continuità fuori casa. Credo che alla fine - anche nelle difficoltà - questa squadra abbia saputo soffrire. Non ha mostrato potenziale tecnico, ma valori mentali”.
In cosa è più “europea” la squadra di Spalletti?
“La qualità di gioco del Napoli è veramente “europea”. Il gioco offensivo è sempre con l’obiettivo di fare gol in tutte le azioni. Il Napoli interpreta ogni partita per segnare un gol in più dell’avversario. È seconda in Europa solo al City nel calcio d’attacco”.
Spalletti, come gli altri allenatori delle big, cambia pochissimo la sua squadra di gara in gara…
“Nel momento in cui Spalletti ha dovuto fare dei cambi, i sostituti hanno dato sempre le stesse risposte rispetto ai titolari che andavano ad avvincedare. Le potenzialità della rosa sono state utilizzate con grande equilibrio. Poi, quando hai una macchina che funziona, è anche giusto farla procedere per la sua strada”.