Notizie

A Maracanà, trasmissione di TMW Radio, l'ex calciatore e tecnico Alessio Tacchinardi ha analizzato il derby della Mole e non solo.

Juventus-Torino stasera. Che partita sarà?
"Una partita molto delicata, il derby è sempre il derby. Il Torino è super-agguerrito, viene da un punto in tre partite ma le ultime due non meritava di perdere. E' in salute e Juric ha dato lo spirito giusto, battagliero. La tifoseria vuole lotta e Juric incarna certi ideali. Dall'altra la Juve deve assolutamente vincere. Dietro ci sono assenze pesanti ma non può permettersi di perdere. Arthur poi non mi piace. Ci vuole gente fisica in mezzo come Zakaria, che spero faccia una grande partita".

Chi allora i titolari in mezzo al campo della Juventus?
"Locatelli basso, Zakaria a destra e Rabiot a sinistra. Arthur è da mettere nel secondo tempo".

Quale può essere l'uomo derby?
"Ci sono duelli fantastici. In mezzo ci sarà Pobega-Zakaria, ma penso Dybala, perché l'ho visto tonico. Serve qualcuno che sappia dove mettere la palla al momento giusto".

Mal di pancia Lautaro in casa Inter. Che ne pensa?
"Ognuno ha il suo grado di personalità. Mi ricordo Inzaghi, che riusciva a tirar fuori il veleno in certe circostanze. Altri se vedono la concorrenza la soffrono terribilmente. Per me è un ottimo giocatore, ora deve fare l'ultimo step. Deve tirarsi fuori lui da certe situazioni per crescere definitivamente".

Quale il suo ricordo derby?
"Stavamo perdendo, al 70' entra Maresca e a tre minuti dalla fine fa gol di testa e fa il gesto delle corna. Loro sono arrabbiatissimi ma lui continuava a provocare. Io gli dissi di smetterla ma lui continuava. A fine partita però lui era già vicino alla linea del fallo laterale e al fischio finale volò negli spogliatoi. Le botte che sono volate nel tunnel verso gli spogliatoi...".

Era presente anche al derby del 3-3:
"Eravamo 3-0 al primo tempo, ci fu grande festa negli spogliatoi ma Lippi era arrabbiato con noi e diceva 'Non è ancora finita'. Poi ci rimontarono e Salas sbagliò anche il rigore nel finale. Negli spogliatoi Lippi ci massacrò".