
A parlare di Napoli a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex calciatore partenopeo Roberto Sosa.
Si aspettava a una crescendo così, visto che lei ha vissuto anche la risalita dalla C?
"In quel momento era difficile immaginarlo. Nel lontano 2004 non avevo paura della città ma della categoria che non conoscevo. Non mi pento di aver scelto questa città, mi trovo molto bene. A volte bisogna accettare dal punto di vista calcistico dei posti dove magari non riesci ad avere mai la certezza di essere titolare. Io anche quando non giocavo sapevo che la gioia che ti regala questa città a volte non te la danno altri posti. Sono contento di aver accettato di venire a Napoli".
Questo Napoli può aprire un ciclo? Che Napoli si aspetta?
"E' fondamentale la conferma di Spalletti. Lui è stato l'artefice di questa cavalcata. Ho sentito cosa ha detto nel post-Udine, lascia un po' tutto aperto, perché Luciano è un uomo passionale, che dice le cose in faccia, ha grandissima personalità. Ora deve capire se è in grado di dare di più a questa piazza. Per continuare così per me ci vuole lui".
Se fosse Spalletti oggi cosa farebbe?
"Difficile da dire. Lo conosco molto bene e le sue parole di qualche giorno fa lasciano aperta una porta. Nelle prossime partite cercherà di capire tutto con molta tranquillità. E' una piazza che vive freneticamente ma lui ci penserà davvero. Lui può dare ancora tanto qui, ma Spalletti in queste ultime giornate ci penserà molto".
E come vede il futuro?
"Non credo che il Napoli venderà tutti. Si parla di Osimhen, ma credo che gli altri possano rimanere. La continuità dal punto di vista del gioco deve rimanere intatta, perché il Napoli ha vinto col gioco".