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Sestina Inter a San Siro, travolto il Bologna. Inzaghi prova a dimenticare la Juve
09 nov 2022 22:38Calcio
© foto di Federico De Luca 2022

14* giornata di Serie A i Top e Flop di Inter-Bologna. Alessandro Sticozzi

A San Siro l’Inter di Inzaghi cerca una risposta dopo la cocente sconfitta patita nel derby d’Italia; di fronte il Bologna di Thiago Motta, squadra ancora alla ricerca di continuità dopo il cambio di guida tecnica a inizio stagione. I nerazzurri replicano la formazione del match clou di domenica sera.

L’avvio lento dell’Inter favorisce un Bologna volitivo, che costruisce in apertura due nitide occasioni con Barrow e Arnautovic. È il preludio al vantaggio ospite con il “gollonzo” di schiena di Lykogiannis su tiro sporco di Orsolini al 21’.
La scossa nerazzurra è firmata da Dzeko, che segna un gol “alla Zidane” 6’ dopo, sfruttando di destro un campanile generato dal cross di Dumfries.
L’Inter completa la rimonta al 36’ con una punizione radente di Dimarco, centrando poi il 3-1 a fine frazione con Lautaro, su corner magistralmente battuto da Calhanoglu.

La ripresa è un monologo nerazzurro: Dimarco protagonista nel poker, poi Calhanoglu su calcio di rigore e Gosens su invenzione di Dzeko chiudono un 6-1 che certificano una reazione d’orgoglio dopo Juve-Inter. Inzaghi prepara al meglio la sfida fondamentale con l’Atalanta prima dello stop Mondiale.

TOP
Dzeko - Come in un corollario la prima e l’ultima perla sono del bosniaco. La rete del pari la rivedremo in tanti spot nei prossimi anni, chiude con l’assist per il 6-1 di Gosens: in mezzo tantissima sostanza in attacco.
Dimarco - Doppietta d’autore, quando lo stadio canta alla sua uscita ha la faccia del “sogno realizzato”. Elemento pesante anche nello spogliatoio, oltre che in campo per la solita ispirazione.
Acerbi - Oltre al gol “comico” incassato dal destro di Orsolini, l’Inter dietro non soffre quasi mai grazie alla sua direzione efficace.

FLOP
Thiago Motta
- Il suo Bologna si scioglie dopo aver offerto scampoli di buon calcio. L’obiettivo di un allenatore deve essere quello di lavorare tanto sulla testa, quanto sugli schemi. I rossoblu escono da San Siro, come lo scorso anno, con un punteggio tennistico sulle spalle.

TMWRADIO Redazione