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Sella: "Roma migliorata, può puntare al 4° posto e vincere la Conference"
06 apr 2022 20:00Calcio
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L'ex attaccante ed allenatore Ezio Sella ha parlato a TMW Radio, durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dal momento della Roma: "Sta trovando continuità e solidità difensiva, nell'ultimo mese c'è una quadratura. Ci sono miglioramenti anche sul piano offensivo, vengono elaborate azioni efficaci. Possono insidiare il 4° posto, 5 punti non sono molti se mancano ancora sette partite. Vero, avrà partite insidiose, ma i pochissimi gol subiti di recente fanno sperare". C'è anche la Conference. Possono vincerla? "Sicuramente, con questo standard di rendimento possono aspirarci. Già il prossimo ostacolo però non sarà facile, hanno dimostrato organizzazione e forza fisica. La Roma, comunque, non è quella dei sei gol presi: sarà una sfida diversa e hanno la qualità per superare il turno". Zaniolo e la Roma è un matrimonio destinato a durare? "Il calciatore ha grandissime potenzialità, ma ha subito infortuni importanti. Per recuperare, soprattutto con una struttura fisica così possente, ci vuole tempo. Sono convinto che sia un valore aggiunto per questa Roma". Necessario trovargli un ruolo più specifico? "Se sta bene può fare abbastanza bene diversi ruoli. Dove si esprime al massimo credo sia sulla trequarti, dietro la punta. Il suo è solo un problema di condizione fisica, quando questa sarà ottimale potrà fare la differenza in tanti ruoli". Si aspettava Kumbulla così in ripresa? "Quando l'hanno acquistato ho pensato fosse buono, è un difensore di fisico e qualità. Inizialmente forse non aveva assimilato bene le idee di Mourinho, poi però ha dimostrato anche personalità e carattere nel riprendersi un posto. Parliamo di un difensore che secondo me ha ancora grandi margini. Avere un allenatore che tiene d'occhio anche i giovani è un grande stimolo per questi ragazzi". Serve affiancare un altro attaccante ad Abraham? "Sì, un altra punta la Roma dovrà acquistarla, anche perché si sarebbero aspettati di più da Shomurodov. Abraham però sta facendo benissimo, è al primo anno in Italia. Ci aspettiamo di più semmai dagli esterni, quando giocano a tre davanti, o dai trequartisti".

Per Berardi è tempo di salto lontano dal Sassuolo? "Parliamo di un talento, il problema di questo ragazzo è la continuità e quest'anno ha iniziato a trovarla. Credo sia pronto per un grande club, dove può fare lo scatto da top player".

Quanto pesa il pareggio del Milan col Bologna? "Ha giocato una buona partita, pur avendo poche occasioni. Vorrei però mettere in risalto anche la grande prestazione del Bologna, che ha concesso pochissimo. Il Milan rimane comunque una candidata a vincere lo Scudetto".

Il Genoa potrà salvarsi? "Con l'avvento di Blessin, allenatore molto bravo che ha infuso le sue idee alla squadra facendola crescere tatticamente, ci sono tutte le carte in regola per arrivare alla salvezza. Anche perché non ci sono grandi distanze sui punti".

Si aspettava che la Fiorentina avrebbe superato così l'addio a Vlahovic? "Principalmente il merito va a Italiano, la Fiorentina sa quello che vuole e come interpretare le partite, cose date dalla competenza del proprio allenatore. Chiaro, Vlahovic era un valore aggiunto: ora c'è Piatek, uno più da area di rigore".

Come si pone nel dibattito tra giochisti e risultatisti? "Dobbiamo un po' smetterla di scimmiottare quanto fanno da altre parti, abbiamo il nostro calcio e la nostra mentalità, per fare un salto è importante iniziare dai settori giovanili".

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Ezio Sella intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio