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Sconcerti: "Poca comunicabilità tra squadra e Allegri. Spalletti ha cambiato Fabian Ruiz"
21 set 2021 19:46Calcio

Ospite di Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, Mario Sconcerti si è espresso su diversi temi dell'attualità calcistica, a cominciare dal momento della Juventus e da Chiesa: "Ricordo che Sarri diceva che non ama quelli che corrono con la testa bassa. Chiesa è cresciuto, ma ha limiti tattici, è esclusivamente un attaccante, che prende il pallone e va per conto proprio. Non è un giocatore che aiuta, deve ancora evolversi. In un momento del genere, con la Juventus in grande difficoltà, un giocatore come Chiesa difficilmente aiuta. Sta giocando veramente poco. Credo sia un momento in cui Chiesa non è sufficientemente utile alla Juve, ma non durerà molto, perché resta un giocatore importante".

Allegri è un uomo solo al comando?

"Sono d'accordo. È solo, ma non al comando. Le sue difficoltà nel rapporto con i giocatori, che stranamente lui coinvolge in modo pesante nelle sconfitte, sono un segno di pochissima comunicabilità tra squadra e allenatore. Alla Juve sono successe cose che, se fossero successe ad altre squadre, ne parleremmo ancora. La Juve si è auto cancellata per rifondarsi. Ha cambiato amministratore delegato, direttore generale e allenatore. Segno che è una cosa voluta dalla proprietà".

Secondo lei il mercato di gennaio aiuterà Allegri? "I 400 milioni di aumento di capitale vanno a coprire i debiti. Sul mercato di gennaio di solito si fanno prestiti. Ma è significativo che già a settembre si pensi a gennaio. I nove anni di dominio in Italia, con due finali di Champions, hanno sfinito anche loro. Hanno sbagliato delle sostituzioni di giocatori. Locatelli, ad esempio, è un giocatore da Fiorentina, non da Juventus".

Per la Fiorentina c'è l'Inter "Ci vorrà molta calma, attaccando però. È un'ottima verifica, dove i migliori giocatori viola, come Vlahovic, Torreira, dovranno fare una grande partita. Una partita normale la vince l'Inter".

La Fiorentina deve tornare almeno a quota 60 punti? "Potrebbe essere una squadra da 58, 60 punti perché mi sembra nettamente più forte di tutte le squadre della seconda fascia. Si può arrivare a quella quota, e speriamo di divertirci, a cominciare da stasera".

Spalletti sta facendo un ottimo lavoro a Napoli "Sta facendo un lavoro importante soprattutto su Fabian Ruiz, mentre su Osimhen non c'è molto da lavorare perché è un giocatore molto istintivo. C'è Anguissa che risolve tanti problemi, perde pochi palloni e ha il senso della posizione".

Il Napoli ha tanti giocatori forti in attacco "Ha tanti giocatori che si inseriscono sempre, come lo stesso Koulibaly, che è tornato al rendimento di due anni fa. Il Napoli aveva vinto le prime partite anche lo scorso anno".

Cosa pensa delle difficoltà che Sarri sta riscontrando alla Lazio? "Credo sia tutto nella norma perché la Lazio è una squadra che viene da tanti anni di Inzaghi, che aveva un gioco opposto a quello di Sarri, che vuole invece massimo due tocchi e velocità di esecuzione, mentre Inzaghi lasciava più possibilità di espressione agli attaccanti. La Lazio ha problemi di adattamento soprattutto sulle ali. Il modulo di Sarri prevede ali molti forti, mentre la Lazio ha preso un trentaquattrenne come Pedro che fa degli scatti la sua forza, e poi Felipe Anderson, che non è mai stato un giocatore continuo. In questo momento sta mancando anche un giocatore fondamentale come Luis Felipe, che ha ballato contro Joao Pedro. Mi sembra una squadra più debole dello scorso anno".

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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio