
A commentare le notizie del giorno a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Napoli che vince ancora. E' un passo travolgente. Ma le altre vanno normale:
"Quando hai 29 punti in 14 partite non sono troppi ma neanche pochi. C'è una squadra però che in questo momento che si conferma più forte delle altre, c'è poco da fare. Poi vedremo".
Potrà cambiare tanto dopo la sosta?
"E' un'incognita, dipende dalle condizioni dei giocatori che dovranno giocare il Mondiale e poi ritornare al campionato dopo una pausa. Può darsi che ci siano a gennaio dei momenti di vuoto nel rendimento dei giocatori. E poi vedremo anche il mercato come andrà. Lo scorso anno furono tanti gli scambi in Europa".
Milan, il 5 dicembre lascerà Gazidis:
"E' stata una presenza importante all'interno di un'avventura breve di Elliott. E' stato importante perché ha portato delle innovazioni nella gestione di una società, per esempio fare dei programmi indipendentemente dalle volontà dei giocatori, fissando cifre per i rinnovi e non trattando, facendo forza solo della propria posizione".
Milan, frenata nelle ultime partite. Che segnale è?
"De Ketelaere? Non può continuare così. E' spaesato ogni volta che entra. Il vero risultato pratico è che hai sostituito Kessiè con Pobega, che non è così automatico, De Ketelaere non ce l'hai e quindi non hai nè una riserva di Tonali nè di Bennacer. E così perde tanto. La Cremonese c'è andata vicina a risultati importanti, però ieri mancavano anche Theo Hernandez e Leao, erano due assenze serie. Leao non ride più, c'è una situazione che sta pesando sul giocatore".
Inter, Inzaghi cosa si gioca in queste ultime due partite?
"Le parole di Marotta sono molto dure, continuo a pensare che si riferisca ai giocatori più che a Inzaghi. Una squadra che non è unita pensa che l'allenatore possa diventare un alibi. Le parole di Marotta mi sembra abbiano dato un avvertimento ai giocatori. La situazione comporta un'occasione importante. Quando parla di riflessioni profonde vuol dire anche che fra due partite ci può essere il momento per un cambiamento, perché un nuovo allenatore avrebbe davvero una preparazione da fare verso l'altro campionato. Ma in giro non si vedono sostituti, almeno che non rischi un esperimento straniero".