
A commentare le italiane in Champions a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Un pensiero sulla vittoria del Milan e su De Ketelaere:
"E' stata una partita lenta nel primo tempo, doveva sbloccarsi il Milan e ce l'ha fatta nel finale con Gabbia, forse il migliore in campo. Poi andato in vantaggio e sapendo il risultato di Salisburgo è andato. Quando entra in partita Leao poi non ce n'è per nessuno. E' la vittoria con cui il Milan comincia veramente la sua Champions. Ha tre giocatori di un altro livello, come Leao, Tonali ed Hernandez. De Ketelaere? E' fuori partita, si vede, basta guardarlo in faccia. E' un ragazzo che deve abituarsi a capire cosa gli viene chiesto. Non ha fiducia in se stesso in questo momento. Non sono in discussione i suoi mezzi, ma deve crescere. Non riesce a capire che cosa gli si chiede, è sempre incerto sul cosa fare col pallone, non gioca spontaneamente. E' un problema ora".
Pioli è riuscito sempre a valorizzare i giovani però:
"Non c'è dubbio. E' nel posto giusto. Il problema di De Ketelaere non è il Milan ma è un problema di carattere. E' un ragazzo che giocava in un campionato facile in troppi ruoli. Qui ti mordono subito le caviglie. Lui cerca di pensare in anticipo, si vede che è un giocatore importante ma ha un atteggiamento sbagliato, che adesso lo isola".
Juventus, altra sconfitta europea:
"Poche volte succede che quando un paio di giocatori escono dall'apatia spaventano l'avversario, che entra nel panico. Nel finale si è visto questo Iling che sembra un giocatore nato, come Soulè. Questo ragazzo ha cambiato da solo la partita, affossando l'avversario diretto Bah, che è stato costretto ad uscire. Ma onestamente la differenza tra il Benfica e la Juventus è tanta. Il Benfica, tranne nel finale, nelle due partite, ha fatto vedere di essere una delle migliori d'Europa. Fa un calcio moderno, quasi diverso dall'avanguardia europea attuale. Ha avuto sempre un altro passo, altra qualità. Erano sempre pericolosi".
Come se ne esce da questa situazione?
"Se vai in Europa League devi cercare di vincerla. Non sei una squadra da Champions in questo momento ma sei la Juve e qualunque cosa fai devi cercare di vincerla. La situazione è particolarmente grave, non c'è dubbio, ma non deve dimenticare il campionato, perché in un campionato del genere i dieci punti di distacco un anno fa Inter, Napoli e Milan li persero in poco tempo. Nulla è ancora definitivo".
Crede che Allegri possa rischiare qualcosa?
"E' un allenatore con le spalle forti, ieri è riuscito a perdere e basta. Avesse perso 4 o 5-1 sarebbe stato un ko che resta e che possono portare a qualunque soluzione. In questo momento dentro la Juve c'è qualcuno che pensa he Allegri sia un problema. Mi è dispiaciuto per Gatti ieri sera, non ha demeritato. Non so se sia il momento per fare esperimenti ora, serve mandare dentro i migliori. Questo è un momento decisivo non solo della stagione ma per il futuro. La sosta per il Mondiale può aiutare tanto la Juve".