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Sconcerti: "Leggendaria resistenza dell'Inter. Juve migliorata, non straordinaria"
08 mar 2022 19:36Calcio
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Mario Sconcerti, decano del giornalismo e opinionista di TMW Radio, ha così parlato in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "L'Inter, un mese fa, aveva vinto il campionato al primo tempo del derby. Poi ha fatto la serie senza vittorie fino alla Salernitana, ma non la chiamerei crisi". Stasera vede spiragli? "La dignità è una cosa che non va mai messa in discussione né cercata nella prestazione. Una sconfitta dignitosa resta una sconfitta, se poi prendi tre gol certamente ti devi esaminare sul perché il calcio italiano, non solo l'Inter, ha difficoltà quando esce dal paese. Ho visto migliaia di partite uscire dal pronostico, comunque, soprattutto in Champions. Il Liverpool non è il Real Madrid dei vecchi anni". La società Inter è cresciuta? "Non so quanto, non dimentichiamoci che la costruzione della squadra è costata 500 milioni. Dalla Cina non è arrivato un euro, semmai parlerei di una leggendaria resistenza".

La Juventus è tornata in corsa per lo Scudetto? "La Juventus è molto migliorata e si è agganciata, senza però diventare una squadra straordinaria. Sono questo: faticano a fare gol ma non glieli fai. Gioca interi tempi nella propria metà campo, è equilibrata nei confronti di Inter e Milan ma ha 7-8 punti meno. Ricominciando oggi se la giocherebbero. Tutte e quattro le squadre di vertice hanno un punteggio basso, a 81-82 punti si vince il campionato".

L'Atalanta è in difficoltà? "La certezza era Percassi e quando c'è un passaggio a un americano cambia tutto. L'avventura dell'Atalanta si è compiuta: da 70-80 milioni è stata venduta a 500 con lo stadio e Zingonia. Quell'Atalanta è finita, compiuta, adesso vedremo il resto".

Verona più sorpresa rispetto alla Fiorentina? "Il gioco mi piace, è sorprendente. Trovo però che il progetto della Fiorentina sia più avanti, basta vedere dove erano le due squadre lo scorso anno".

La Sampdoria rischia di retrocedere? "Giampaolo è un allenatore nato nell'Ascoli, quindi con problemi di retrocessione. Chiaro che le due città sono diverse, è però una questione di disallineamento coi tempi: il suo gioco sembra fuori da un calcio di oggi molto vario. Con poca qualità è un gioco confuso in cui ognuno cerca di fare quanto può".

Gli esterni della Fiorentina hanno un problema con il gol? "Uno è molto vecchio, Callejon; uno molto giovane, Sottil; l'altro un debuttante come Ikoné che è straordinario ma sulla palla e quindi poco adatto alla Fiorentina; poi c'è Gonzalez che non gioca mai e Saponara che per fortuna ancora fa un tempo da vero giocatore. Non vedo davvero questi cinque esterni". Due parole sul restyling del Franchi. "Sarò di un'altra generazione ma è un argomento che non capisco. Vedendo le fotografie mi è passato in mente che ci ho passato la vita, non capisco perché la gente ci sputi contro sui social. Se Commisso vuole farsi lo stadio, se lo faccia, ma cosa c'entra il Franchi? Non è vero che senza la Fiorentina il Franchi sarebbe perduto, guardate Wembley. Disprezzare il Franchi mi sembra da voltagabbana, un po' come dare di traditore a Vlahovic. Se spendi gli 80 milioni del traditore, allora sei complice...".

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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio