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Sconcerti: "La Lazio è poco brillante. Pirlo? Non credo sarà un grande allenatore"
30 giu 2020 19:28Calcio

Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, esordendo da Torino-Lazio: "Mi sembra che la Lazio possa rischiare soprattutto perché non la vedo in condizione. Dopo i primi 30 minuti con l'Atalanta, la Lazio ha sofferto molto le avversarie in campo: non la vedo brillante. Vero che giocando si trova la condizione, ma ad oggi è un sentiero inesplorato e può succedere sia che venga trovata, sia che venga persa".

Troppo offensivo il centrocampo Arthur-Bentancur-Kulusevski per la prossima Juventus? Dove mettere il brasiliano? "Io a Kulusevski darei una maglia e gli direi di andare dove vuole, è un gran giocatore. Per me può fare benissimo l'esterno destro, ma bisogna vedere chi sarà l'allenatore della Juve e quanto questo riterrà di dover far giocare qualcun altro per mantenere gli equilibri. Comunque mi sembrerebbe eccessivo mettere questi tre ragazzi così giovani. Conosco poco Arthur ma mi dicono sappia giocare molto bene a pallone e va capita anche la valutazione: molto più alta la sua di Pjanic, va bene l'età ma la valutazione tecnica è sempre decisiva. Credo che troveranno uno esperto o useranno i vari Matuidi e Rabiot".

Pjanic è stato inespresso alla Juventus? "No, non credo. Pjanic è un grande giocatore, forse non è il regista ideale per Sarri ma lo è come giocatore per tantissime squadre europee. Credo che lui faccia fare passi avanti nella costruzione di una squadra. Non scherziamo: lo puoi cambiare per bilancio ma fatico a trovarne uno che prenderebbe Jorginho per Pjanic".

Nella lotta salvezza è bagarre totale. Preoccupato dalla Sampdoria? "Se devo prendere le ultime sei, dall'Udinese in giù, hanno fatto pochi punti. La formula di questo campionato, con i cambi aggiuntivi dopo la lunga pausa, sta facendo a pezzi le squadre più debole, già penalizzate di per sé dalla loro debolezza. In fondo non vince e non pareggia nessuno. La Fiorentina pur avendo cominciato in modo quasi disastroso ha guadagnato un punto...".

Vede un Milan che si esprime meglio senza Ibrahimovic? "Giocano meglio da tempo e su questo non ci sono dubbi. Da quando Rebic segna regolarmente, ora ha quasi la classifica che merita: è una buona squadra, da quinto a settimo posto. Sono tra le poche squadre cresciute e stanno raccogliendo qualcosa in più, però non hanno battuto nessuna delle prime squadre: sono leggerini ma giocano un buon calcio".

Il Milan rischia di ripartire da zero nella nuova stagione? "Non credo che vogliano un allenatore migliore di Pioli, ma un costruttore d'ambiente ed ambizioni. Pioli è un maestrino, ti dà delle sicurezze ma non delle grandezze. Ammissibile che una squadra cerchi di pensare più in grande".

La Fiorentina ha un problema importante in attacco? "Io manderei a casa tutti... Questa è una squadra sbagliata. Nettamente. Piena di giocatori che avevano bisogno di crescere e sono stati dati per cresciuti: da Ranieri fino a Venuti, passando attraverso Ceccherini o Sottil che non è ancora un giocatore di A. Ghezzal domenica me lo sono ritrovato su Luis Alberto... A questa squadra abbastanza drammatica che ha gestito Montella, è stato aggiunto Cutrone che non segna da 31 domeniche e Duncan che presenta ancora vecchi infortuni. Credo che Firenze sia una città che più che altro abbia bisogno di argomenti che la allontanino dalla realtà: per anni sono stati i Della Valle, poi Corvino, quindi la cessione di Chiesa, adesso lo stadio... Tutto pur di non vedere che non abbiamo la squadra, e questa l'ha costruita un nuovo presidente. Prima avevamo uno stadio e dicevamo che il Fair Play non contava, oggi si è capito che la città è piccola e ha bisogno di queste cose. L'importante è sempre rimanere fuori dalla realtà, perché è un brutto confronto. La storia del Franchi è veramente una sciocchezza: c'è una legge italiana molto precedente l'arrivo di Commisso, della quale eravamo tutti orgogliosi perché era uno degli stadi più belli del mondo. Arriva uno che lo vuole buttar giù e ci incazziamo perché non succede. Il vincolo non è stato fatto ad arte per Commisso... Sarebbe come voler buttare via l'Urlo di Munch perché non piace la bocca mostruosa. Cosa ci farebbero dentro, poi, sarebbe affare dell'amministrazione comunale. Non è che si possa buttare giù il Franchi perché non si sa cosa farci. Il David resta lì e nessuno si sogna di toccarlo, è la stessa identica cosa".

Il Benevento si è conquistato la Serie A, e sta battendo vari record. Quanti meriti dare a Vigorito? "Conosco Vigorito, e anche se li ho visti poco: la società è estremamente ricca e seria, il modo in cui è tornata subito in Serie A lo dimostra. Sapevamo tutti che avrebbero vinto il campionato, hanno costruito una squadra formidabile per la B. Non mi meraviglierei che un giorno gli venga la voglia di comprare anche il Napoli, le possibilità le avrebbe...".

Cosa prevede per Pirlo, pronto ad allenare la Juve U23? "Come giocatore forse, assieme a Rivera e Valentino Mazzola, è stato il migliore del Dopoguerra, ma come allenatore secondo me non ha comunicazione né leadership. Non credo sarà un grande tecnico ma glielo auguro".

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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio