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A parlare di Juve-Villarreal e non solo a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Come descrive la serata della Juventus?
"E' stata una notte buia, senza stelle. Le responsabilità? E' stato un risultato incredibile, nessuno lo avrebbe mai pensato. La Juve era anche partita bene, con un paio di azioni di Vlahovic e Morata pericolose. Per tutto il primo tempo ha avuto vivacità ma nel secondo si è proprio fermata. Non so se l'obiettivo fosse arrivare ai supplementari, ma poi hanno aumentato un po' la pressione e poi è venuto fuori l'episodio. La Juve ha avuto il torto di non riuscire ad arrivare al tiro. Si è rivista improvvisamente la squadra sbagliata, che si era vista per molte settimane in autunno. Non ha mai giocato in modo splendido, ma non era neanche questa squadra senza obiettivi come visto nel secondo tempo di ieri. E' una partita estremamente preoccupante, perché è stata eliminata dalla settima squadra spagnola".
Ridimensionamento Juve o anche del calcio italiano?
"E' qualcosa che travolge la Juve, però per il calcio italiano è un gran brutto segnale. E' vero che la Juve esce per il terzo anno consecutivo agli ottavi. Sembra come se sia impossibile avvicinarsi a certi tipi di squadre. Non siamo più competitivi ad alto livello, stiamo dentro un calcio che è solo nostro".
C'è una causa comune che ha portato la Juve a questi risultati nelle coppe?
"Si nota l'incapacità a costruire gioco. La Juve diventa pericolosa molto raramente e anche nel momento in cui ha un centravanti importante, non sei in grado di rifornirlo. La vittoria contro il Chelsea fu il primo segnale preoccupante, con un risultato che mascherò i problemi veri. Per me era la dimostrazione che Allegri non potesse giocare diversamente da così e non perché lui lo volesse. Allegri ha capito subito che questa non era la Juve che poteva andare fino in fondo. Anche ieri, nelle dichiarazioni un po' sconnesse, ha detto che gioca con i giocatori che ha. E' una Juve caricata di giocatori sbagliati, incapaci di giocare bene a calcio".
Si aspetta un contraccolpo in campionato?
"Qui trova squadre minori rispetto all'Europa. La Juventus, nel suo calendario, ha solo lo scontro diretto con l'Inter. Sarà un altro tipo di torneo. I bianconeri non perdono in Italia da novembre".
Dall'Atalanta cosa si aspetta in EL?
"Ha vinto bene all'andata, è una squadra diversa ma che ha delle difficoltà, perché non è al massimo, gli mancano tanti giocatori. Col Bayer adesso credo ci sia bisogno di avere fiducia. Quello che viene fuori da anni è che siamo diventati marginali in Europa. Quello che vediamo non è il calcio che si gioca negli altri campionati importanti".
