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Sconcerti: "Il processo sulle plusvalenze è fatto per essere fine a se stesso"
12 apr 2022 19:55Calcio
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Mario Sconcerti, grande firma del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, ha parlato in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "La vera notizia di oggi è quella sulle plusvalenze indebite. Certo, se la multa è di centinaia di migliaia di euro su 149 milioni di plusvalenze... La vera domanda è se attraverso esse sia stato alterato il campionato. Ma non avremo mai risposta, la giustizia sportiva non ci proverà nemmeno. Per me decine di milioni di plusvalenze valgono l'alterazione di un punto". Il processo finirà con un nulla di fatto? "Assolutamente sì, credo proprio sia fatto per essere fine a se stesso".

Che ne sarà di Ibrahimovic? "Ha giocato pochi minuti e molto costosi. Se vuole rimanere a giocare deve essere un fatto suo, non del Milan. Il rapporto è profondo, ma non è più possibile considerarlo un titolare e forse nemmeno la sua riserva. Qualche partita può farla ma non pesare come un grande fattore tecnico".

Finito il ciclo Atalanta? "Non è finito un ciclo, è cambiato padrone e non c'è più l'Atalanta. Il vero grande protagonista, a parte Gasperini, è stato Percassi. E poi Sartori. Adesso il presidente deve rendere di conto all'azionista di maggioranza e a fare il mercato ora c'è un signore gallese che, ogni domenica, prende appunti su come gioca l'Atalanta. Ogni giocatore in questo momento è in discussione... Un ciclo è finito e vediamo se ne inizierà un altro, ma l'Atalanta dei miracoli non c'è più".

Colpito da Cabral? “Avevo detto che un centravanti deve tirare, senza rimanere in area ad aspettare cross contro la difesa schierata. Gliel’ho visto fare e la palla è andata in porta, un colpo di biliardo. E mi rimangono dubbi, troppa gente lo definiva scarso tecnicamente eppure non mi sembra. È interessante”.

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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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