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Sconcerti: "Gattuso alla Fiorentina ha tutta l'aria del cambio di marcia"
25 mag 2021 20:00Calcio

Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo sportivo italiano, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Da tifoso della Fiorentina sono contento dell'arrivo di Gattuso, lo stimo come persona e allenatore. Ottimo presupposto per ricominciare, credo sia garanzia di una buona squadra".

Commisso potrebbe aver innestato una marcia diversa? "Quest'anno ho sofferto, veramente, la domenica. Ha tutta l'aria di essere un cambio di marcia".

Il Napoli che dovrà fare? "Hanno una squadra molto importante, e credo che prenderanno anche l'allenatore, di importante. L'idea di De Laurentiis però era di abbassare il monte ingaggi e puntare sui giovani, mi sembra di nuovo una rincorsa al 4° posto. Finché si cerca quello non ci si può meravigliarci se si arriva quinti... Per arrivare in Champions serve ricominciare tutti a fare le squadre da Scudetto. Hanno fatto 77 punti e non sono in Champions, è il punteggio più alto per il 5° posto nella storia del campionato".

Donnarumma-Milan non ha il giusto finale? "Io ho letto del portiere nuovo ma non so che rapporti intercorrano tra loro... Non dire nulla, in questi casi, significa parlare molto. I giocatori sono lavoratori in affitto, è bene facciano ciò che gli conviene di più e che noi si capisca questo. Non trovo niente di strano, non si può pensare nemmeno che non cambierà mai squadra per il resto della carriera".

Pioli come lo giudica? "Ho visto l'incontro tra un tecnico e una squadra che stavano entrambi maturando. Pioli l'ha gestita bene, anche in condizioni non tranquille e non agevoli, partendo dal giocatore più rappresentativo che è infortunato. Si è mossa bene pure la società, spendendo relativamente, sopravvalutando forse solo Tonali. Ora dovrà decidere chi sarà il suo centravanti, perché Ibrahimovic non può fare tutto il campionato. Più che da cannoniere ha fatto da levatrice. Ora devono trovare il centravanti da mettergli accanto".

Milik potrebbe essere un'idea? "Non conosco la ricchezza del Milan, ma credo che come tutti dovranno stare attenti. Milik è tra i migliori centravanti visti in Italia ma non so più che cosa sia, ha due ginocchia operate ed è di fatto rimasto un anno fermo, non risultando poi entusiasmante in Francia".

De Paul secondo lei lascerà Udine? "Credo di sì. Pozzo mi ha detto quello che ho scritto (nell'intervista cartacea, ndr): nessuna necessità di vendere, ma quella di soddisfare sì. Sono grati a De Paul di essere rimasto per 5 anni, pensate che prende ancora 1 milione di euro. Assolutamente fuori dal suo mercato. Se volesse rimanere, stile Di Natale, sono pronti a ridiscuterne il contratto, ma volesse andarsene lo capirebbero. Di fatto è autorizzato a trattative".

Che riflessioni farebbe su Pirlo? "Quelle razionali, basate sui dati, dicono che la Juventus, per molto meno, ha cacciato Allegri e Sarri negli ultimi 2 anni. Credo però sapessero non avrebbero vinto quest'anno, con un campionato difficile già messo in preventivo. Ha avuto però una rosa mal assortiti, seppure con giocatori risolutivi, vedi Cuadrado. Non penso possano rimproverargli troppo, ci sono stati errori straordinari dentro la Juventus, dal caso Suarez alla Superlega che sono molto gravi entrambi, e non hanno prodotto alcun esonero. Mi sembra il meno responsabile".

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Mario Sconcerti ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio