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Sconcerti: "Fiorentina, Montella non si tocca fino a Natale. Darei Chiesa in prestito a gennaio"
02 dic 2019 16:50Calcio

A dire la sua sui temi di giornata è stato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, il direttore Mario Sconcerti.

Sul Napoli
"Vuole capire quanto la squadra ci sta con la testa, quanto accettino lo sforzo di ricominciare ad ascoltare lui e la società. Quando si arriva a questo punto, anche i giocatori si ingannano e non riescono nemmeno più a giudicare. Si deve considerare anche che la qualità della squadra è stata sbagliata. Ci sono almeno 3-4 squadre quantomeno non peggiori del Napoli. Non si dimetterà mai Ancelotti, non crede di avere colpe. E non credo che ADL possa pensare di mandarlo via".

Sulla Fiorentina
"Gli americani vogliono guardare. Commisso sa bene che nella Major League ci sono state due sostituzioni durante il campionato in tre anni. Gli americani sono spietati a fine campionato ma non in corsa. Vogliono capire e poi agire. E' rimasto malissimo sabato, perché la gente dalla tribuna lo ha offeso. Vedo Spal e Brescia per la B. La Fiorentina sa di essere in questo gruppo e deve intervenire fortemente a gennaio. Fino a Natale, sono sicuro che Montella non si tocca. Io darei Chiesa in prestito pre-cessione e prenderei Piatek, Kessie e Calabria. Il problema è lui. Lo darei a chi mi dà dei giocatori. Devi fare qualcosa di diverso. Inoltre sono stati bruciati molti giovani. Vedi Ranieri e Pedro. Il mercato? Bisogna capire che tipo di giocatore cerca. C'è bisogno di salvare questa squadra. Pradè? Non è colpa sua, ora deve intervenire Commisso".

Sulla Juventus
"Sarri non è prigioniero di nessuno, tantomeno di CR7. E' più Ronaldo prigioniero di se stesso, è lui che fa fatica e non è all'altezza di se stesso. Sarebbe invecchiato troppo repentinamente. Rabiot? Ci hai puntato tanto e lui non ti ha dato niente. A centrocampo manca uno come lui".

Sulla Roma
"Fonseca e la Roma sono una sorpresa. Ha preso una traiettoria coerente, costante. E' una squadra molto tecnica con un centrocampo interessantissimo. Ha trovato un portiere affidabile, ha perso troppo all'inizio però ma secondo me andrà in Champions. Manca la riserva di Dzeko".

Sulla Lazio
"Se voglio lottare per lo scudetto, devo lottare. Il limite della Lazio è stato sempre il braccino corto, si sono accontentati di arrivare davanti alla Roma. Milinkovic e Luis Alberto sono rimasti, poi c'è stata l'esplosione di Correa, di Immobile, di Parolo. Immobile e Correa hanno fatto molto di più di Lukaku e Lautaro. La Lazio può lottare, ma si deve vedere se ha gli attributi o meno".

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