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Sconcerti: "Curioso di vedere De Rossi alla Spal. Il Napoli può andare lontano, Juve squadra senza cuore"
10 ott 2022 16:55Calcio
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© foto di Marco Piccari

A commentare i temi del campionato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il direttore Mario Sconcerti.

De Rossi comincia dalla Spal:
"L'importante è cominciare, c'è molta attesa, c'erano anche panchine di A, evidentemente ha preferito di rompere gli indugi. Ha fatto bene. La Spal è una società importante, ha un presidente americano che sta cercando di tornare in Serie A. Siamo curiosi di vedere che tipo di allenatore diventerà: Forse con un po' di pazienza in più forse avrebbe potuto ambire anche a una panchina di A".

Esonero di Cioffi a Verona infatti. Si parla di Andreazzoli e Lopez:
"Il Verona ha venduto tanto, la squadra è diventata giovanissima e poco gestibile ma Andreazzoli è un vecchio maestro, per cui potrebbe essere la persona giusta".

C'è un fattore che in questo momento fa pensare a un Napoli che possa reggere fino alla fine?
"Che il Napoli sia una delle favorite sì, che resti sempre allo stesso livello sarebbe strano. Durante 38 partite ci sono sempre momenti in cui si soffre. Complessivamente è una rosa che può ambire allo Scudetto, gioca con una tale tranquillità in ogni partita e ovunque. Non ci sono mai sorprese, riesce a dare il meglio di sè in Italia e in Europa. E' una squadra che dà spettacolo. O arriva primo o secondo e secondo me può andare lontano anche in Champions, perché anche lì la differenza ora è tanta. Segna molto, con facilità, segna quando serve".

Più forte del Milan?
"Il Milan è altrettanto forte, sono le due squadre migliori del campionato. Il Napoli ha un collettivo straordinario, il Milan ha due-tre giocatori eccezionali, di cui uno forse il migliore al mondo. E questo pesa". 

Juve, qual è il problema?
"Non ha voglia di essere una squadra. Ci sono molti interessi individuali che messi insieme non fanno quello di una squadra. Non si aiutano a vicenda, fanno delle fiammate e poi si fermano. Manca lo spirito di squadra. Ha vinto tanto, forse l'anomalia nasce dalle troppe vittorie ed è abituata che gli basta apparire per vincere. Mentre non basta. Se poi ci mettiamo le assenze e le difficoltà di mettere insieme la squadra, hai una squadra senza cuore. E' probabile che non se ne esca. Difficile che possa migliorare e riprendere le prime. Non dà mai la sensazione di essersi ritrovata. Io glielo auguro, perché è una realtà fondamentale per il calcio italiano, ma messa così sta andando incontro a un campionato anomalo. E' una squadra da rifondare. Se dovessero continuare così le cose...vedremo come si arriverà alla sosta del Mondiale. In quel momento potresti cambiare, dando tempo al nuovo allenatore. Non può continuare così e l'allenatore è l'unica cosa che puoi cambiare. Anche la società sa di avere molte colpe".

TMWRADIO Redazione