
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto il direttore Mario Sconcerti. Ecco cosa ha detto:
Quale il progetto che la stimola di più?
"Aspetto di capire. E' stato un mercato povero, in cui abbiamo perso il miglior portiere, Romero, De Paul, Lukaku e Ronaldo. Progetti ne restano pochi, aspetto di capire. Il fatto che ci sia tutti impoveriti non vuol dire che non ci sia spettacolo.
Mercato povero anche di idee?
"Le idee le ha avute chi se le poteva permettere. Anche l'Inter, che è stata in grande difficoltà economica, ha preso giocatori a zero come Dzeko e Calhanoglu. Le idee andavano di pari passo con i soldi a disposizione, che erano pochi per tutti".
E' mancato lo scouting:
"Dipende dai soldi anche qui. Lo scouting è un falso problema. Oggi si lavoro molto con i software, che tutte le società sfruttano. E' un falso problema lo scouting oggi. Oggi tutti sanno i giocatori che servono, ma i migliori contano di più perché hanno più offerte. Devi andare sulle seconde-terze scelte. Mancano i soldi".
Sono tornati i grandi tecnici. Chi avrà più difficoltà?
"Adesso è difficile da dire. A me sembra che si debba parlare più di disagio. Adesso ce l'ha Allegri, che ha il disagio di avere giocatori che pensano meno alla squadra, da almeno un paio di anni. Ricordiamoci Sarri che disse che la Juve è allenabile. Significa che c'è un disagio nella Juventus, che non era dovuto a Ronaldo, ma era la squadra che non era alla sua altezza. Gli altri hanno squadre fatte, Allegri troverà la quadra ma ha un problema adesso. E' una squadra che ha vinto molto, è una squadra che abbonda di autostima e fanno fatica a fare famiglia. Sono giocatori arrivati, fanno fatica a stare insieme, vogliono stare su un piedistallo. La storia degli ingaggi lo dimostra. Dybala sono due anni che non corre. E' una squadra con una scarsa dimensione europea da due anni a questa parte. Non si rendono conto del mondo che sta cambiando. La Juventus deve ricominciare a correre".