
Stanno facendo discutere le parole di Andrea Abodi, a proposito del caso scommesse illegali, visto che il ministro dello Sport propone di lasciare fuori dalla Nazionale chi è stato coinvolto nell’inchiesta della procura di Milano. Ma è giusto? Così la pensano le voci di TMW Radio.
Stefano Impallomeni: "Ricordo Bearzot e cosa fece con Paolo Rossi. Allora che diciamo queste cose? Sbagliamo tutti, non esageriamo. Gli errori li commettiamo tutti".
Paolo Paganini: "Nella vita si sbaglia, poi ci si redime...".
Mimmo Cugini: "E' sbagliata la tempistica, visto che hanno tutti scontato la squalifica. La giustizia sportiva ha fatto il suo corso, doveva dirlo prima e parlarne con la Federazione. Dirlo adesso non ha senso. E poi se uno ha pagato, è giusto che continua a fare il suo lavoro. Non mi sono piaciute però anche le dichiarazioni di Fagioli. Non è una gogna mediatica, ma è l'indagine della giustizia civile che ha tempi diversi".
Fabio Santini: "No. Per Abodi sarebbe un hara kiri poi, avere una Nazionale senza quei giocatori vorrebbe dire depauperare un patrimonio tecnico importante. Loro hanno pagato per questa debolezza e basta. Ricordiamoci Paolo Rossi nel 1982: non doveva essere più convocato?".
Pino Capua: "Abodi è un mio amico ma non condivido il suo pensiero. Comunque c'è sempre la possibilità di recupero per qualsiasi cosa si faccia. Penalizzare un errore in maniera così pesante, soprattutto per chi ha già scontato la pena, è senza senso".
Mario Mattioli: "Le scommesse illegali sono tali, ove fosse sono d'accordo con Abodi".
Alberto Di Chiara: "Quando rappresenti il Governo come Abodi, devi soppesare certe parole. Forse poteva farne a meno a dare un giudizio così severo, giusto che poi abbia puntualizzato. Ma è un discorso molto delicato e non va messo sulla gogna nessuno".
Luca Calamai: "E' un tema veramente delicato. Tutti abbiamo commesso errori, chi paga non può portarselo dietro per tutta la vita. Non sono d'accordo con cosa ha detto Abodi, ma è un mio parere".