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Schwoch: “Il Penzo un fortino come nel '97. Pohjanpalo e Cheddira sono da Serie A”
17 mag 2023 18:29Calcio
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Stefan Schwoch.

Il Venezia ha cambiato la sua stagione, da lotta salvezza a lotta Play-Off. Il Presidente si è molto aperto ai tifosi, sottolineando il peso della presenza al “Penzo”, tale da trasformare lo stadio in una fortezza…
“Il “Penzo” è sempre stato un punto di forza. Lo fu anche nel 1997 quando conquistammo noi la Serie A. In generale è più facile che ci sia sostegno quando arrivano i risultati”.

Nella classifica marcatori qual è l’attaccante che ti piace di più?
"Pohjanpalo a me piace. Lo conoscevano in pochi, forse nessuno, ma si è dimostrato importante sia a livello tecnico che a livello caratteriale. Anche Cheddira, che ha rallentato la sua marcia, ha la forza necessaria per giocare in Serie A. Lapadula col Cagliari è favorito per finire in Serie A e rigiocarci”.

E Brunori?
“Quando uno fa 15/20 gol in Serie B, poi in Serie A qualcosa di buono riesci a combinare. Rispetto a una volta adesso è più facile, sia a livello di marcature che a livello di regolamenti, che favoriscono di più lo spettacolo”.

Che idea ti sei fatto dei tanti campioni del mondo 2006 in panchina e - unitamente - dei tanti esoneri?
“È una particolarità italiana quella degli esoneri. I campioni del mondo del 2006? Gente preparata, ma è opinione comune del fatto che ci sia una strada meno tortuosa, grazie alle conoscenze maturate. Se vai a vedere però quelli come Grosso, ti accorgi che la gavetta da allenatore l’ha fatta per bene. Una volta che arrivi, indipendentemente dal curriculum, arriva il difficile. Devi dimostrare di valere la possibilità che ti è stata data e per alcuni non è stato così”.

Sul Sudtirol?
“La sorpresa più grande di questo campionato, assolutamente. Ha esonerato Zauli prima dell’inizio della stagione e quindi non sembrava essere partito bene. Poi con Bisoli ha trovato un allenatore che conosce alla perfezione la categoria. Con una striscia d’imbattibilità di 15 partite, devi però avere anche dei valori in campo dal punto di vista tecnico”.

Sul Bari e sul Palermo arrivate dalla C?
“Tra Palermo e Bari parliamo di piazze importantissime, a livello di Serie A. Il Bari è stata un’altra grande sorpresa di quest’annata, con un neo-allenatore della categoria che ha fatto molto bene”.

Cosa è mancato al Parma di Pecchia?
“Al Parma è mancata la continuità. Non riusciva mai a fare due vittorie consecutive. È mancato assolutamente un attaccante, se pensiamo che Vazquez si è dovuto mettere a fare il falso nueve. Una società come il Parma non può non avere un attaccante di prim’ordine. Il Genoa ha Coda, il Cagliari ha Lapadula. Servono uomini da doppia cifra per riuscire a restare in alto”.

Una battuta sul tuo Vicenza, che domani si gioca i Play-Off?
“Mi auguro che possa far bene. In campionato hanno sempre battuto la Pro Sesto, ma non so dirvi. È mancata continuità, subisce molto spesso gol. Spero che possa trovare nei Play-Off la solidità che serve”.

TMWRADIO Redazione