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Scala: "Per vincere non basta l’allenatore. 3-5-2? Quando lo usavo io mi criticavano"
13 lug 2022 18:41Calcio

 Nevio Scala, ex allenatore e calciatore, è intervenuto durante la trasmissione “A Tutto Mercato” a TMW Radio per commentare vari temi.

Che Serie B si aspetta il prossimo anno? gli allenatori faranno la differenza?
"Si però l’allenatore non basta. Il mister deve essere aiutato da una società che vuole investire in giocatori di qualità per la promozione. La Serie B sta diventando così importante perché allenatori di prestigio accettano quelle proposte, vista il campionato è diventato difficile e ci si può mettere in mostra. Poi è importante che le società capiscano che serve cercare giocatori sia giovani che di qualità, visto che arrivare in Serie A è un obiettivo molto importante".

Per lei la dirigenza americana del Parma ha capito come muoversi?
"Guardi io non ho seguito molto quello che sta facendo il Parma, nonostante speravo che riuscisse a tornare in Serie A. Credo che quest’anno la società sia obbligata a raggiungere la promozione che porta vantaggi importanti. La scorsa stagione non è stata buona, può essere o per errori dell’allenatore oppure la squadra non ha trovato l’alchimia giusta. Come detto prima l’allenatore non basta serve una squadra di qualità. Quando parlo di qualità intendo anche il modo di porsi e comportarsi dei giocatori".

Sul 3-5-2, da lei molto usato e che adesso è diventato di moda, lei che ne pensa?
"Mi viene da ridere perché quando lo usavo io mi criticavano molto, essendo comunque un modulo molto difensivo. Quando lo usavo io con la Reggina abbiamo fatto divertire. Adesso la gente ha capito che può essere un grande sistema, anche se è complicato perché devi avere i calciatori adeguati al modulo".

Quale allenatore italiano ama di più ?
"Devo essere sincero io amo mia moglie, Comunque a parte le battute tutti mi sembrano molto validi e bravi in quello che fanno. Non voglio fare classifica perchè non mi piace fare queste cose".

Quel suo Parma si può replicare? C’è stato un calciatore fondamentale?
"Penso che quel Parma sia impossibile da replicare. Eravamo una grande squadra non solo per qualità tecniche ma anche per grandi uomini. Le dico sinceramente che in quei 7 anni mi sono divertito molto, perché avevo ragazzi che mi davano tutti. Adesso penso sia impossibile divertirsi così anche perchè ci sono molto più pressioni. Noi avevamo la possibilità anche di giocare bene e se non si vinceva non avevamo subito la società addosso. Tutti i miei calciatori erano fondamentali, anche l’ultima delle riserve era incredibilmente importante".

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