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Ricchiuti: “I giovani devono poter sbagliare. Bene avere tanti mediani italiani che fanno gol”
16 mag 2023 19:35Calcio
© foto di Federico De Luca

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Adrian Ricchiuti.

Tanti mediani che scoprono il vizio del gol e tanti di loro sono degli Under-21…
“Ci sono dei centrocampisti che sono già esperti e forti per la Nazionale. Ben venga per tutti i ragazzi giovani del calcio italiano. Si dice spesso che vengono lanciati in numero basso e che giochino poco spesso. Dobbiamo dare più opportunità e avere voglia di rischiare facendoli sbagliare, perché se non li fai partire mai, loro non arriveranno mai”.

Qual è la situazione lì in Romagna, date le condizioni di maltempo che vengono riportate sulle cronache?
“Adesso la situazione è senza pioggia, ma da un momento all’altro potrebbe peggiorare. Stiamo vivendo un problema con i fiumi. All’infuori della pioggia, se non si fa prevenzione, poi ci si fa male”.

Potrebbe cambiare la filosofia, partendo dalla Juventus che ha fatto esordire tanti giocatori della Next-Gen?
“Prendo il caso di Fagioli. Se non si fosse infortunato nessuno, quest’anno avrebbe giocato poco, anche se lo scorso anno era stato nettamente il miglior centrocampista della Serie B. Una vera stella”.

Quest’anno i centrocampisti hanno segnato più degli attaccanti. Perché?
“Sicuramente c’è un problema legato agli attaccanti in Italia. Si gioca un calcio fatto più di “tiki-taka”, dove si tira poco da fuori e si prova ad arrivare in porta col pallone. Bisogna ricercare e curare gli attaccanti, perché tra un po’ ci sarà un ricambio che mancherà”.

Come mai arrivano meno sudamericani di prima in Italia?
“Arrivano sempre più giocatori dall’est Europa, un po’ perché in Argentina ne stanno uscendo meno, ma soprattutto perché le squadre della Premier League riescono ad arrivare prima sui ragazzi giovanissimi”.

Ora tanta tattica in Italia: questo può allontanare un po’ i giocatori sudamericani più fantasiosi?
“Forse sì, siamo nati un po’ più per la fase offensiva che per la fase difensiva. Le partite sono diventate un po’ meno appassionanti e un po’ più noiose. Dovremmo tornare a far divertire le persone”.

Si aspettava questo tipo di chiusura di carriera per Leo Messi?
“Bisogna portare rispetto a chi ha fatto innamorare di questo sport come Messi e come Cristiano Ronaldo. Si sta perdendo contatto con la realtà e rispetto di chi ha fatto la storia per 20 anni ed ha avvicinato tantissime persone al calcio. Non è detto che il fatto che ci siano 15 stelle in campo ti garantisca di vincere. Al Psg dovrebbero avere un rispetto diverso”.

C’è una questione legata al ritmo. I giovani possono dare qualcosa di più dal punto di vista della resistenza fisica?
“Parlo per me. Quando hai 20 anni e sei allenato, voli. Quando cresci il corpo cambia, quando hai 10 anni in meno dà qualcosa di più”.

Può esserci un futuro importante per Retegui in Nazionale?
“Gioca in un calcio completamente diverso da quello che si gioca in Europa, sia a livello tattico che in parte a livello tecnico”.

Ci scrivono sui messaggi di salutarla, ricordando il suo gol in Rimini-Juve 1-1 del 2006. Era suo compagno Samir Handanovic: ha un messaggio per lui?
“Handanovic è una delle persone più umili e rispettose che ho incontrato nel mondo del calcio. È una persona sana e per qualsiasi cosa farà a fine carriera, gli auguro il meglio”.

TMWRADIO Redazione