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Sempre più ultima, a 8 punti dalla zona salvezza, la Fiorentina sta vivendo un momento drammatico, con il nuovo tecnico Paolo Vanoli che vacilla. Ma come si potrebbe risolvere in poco tempo la situazione? Ecco cosa hanno detto gli opinionisti di TMW Radio.
Stefano Impallomeni: "Si cerca di capire una lotta che non conosci. E' una situazione inattesa e imprevista. A livello mentale è ai minimi termini, non sa dove è andata a finire ed è per questo che non sa vincere. Non ha capito dove sta. L'allenatore deve fare lo psicologo e assistere un gruppo sotto choc. Si deve chiedere chi è pronto a lottare in una situazione che mai ha conosciuto. Magari prende giocatori inferiori tecnicamente ma che sanno come si lotta per certi traguardi".
Michelangelo Rampulla: "E' una situazione particolare, l'ho vissuta a Salerno tre anni fa. Ci salvammo pur avendo appena sette punti. Devi mettere l'elmetto in testa, non pensare più al gioco ma al fare legna. Servono più punti possibili, i giocatori della Fiorentina non sono abituati a lottare per certi traguardi, dipende anche a come vivono l'ambiente ora. A Salerno avevamo uno come Sabatini che sappiamo quanto vale per i giocatori e un tecnico come Nicola che sa come salvarsi. E poi Sabatini ne cambiò parecchi a gennaio di giocatori. La Fiorentina deve fare la stessa cosa, i giocatori forti tecnicamente non vanno bene, serve gente che sappia lottare e quindi cambiare qualcosa. Purtroppo la società manca di alcuni elementi chiave. Serve tracciare una linea e pensare all'obiettivo d'ora in poi. Sabatini sarebbe ideale ora".
Simone Braglia: "Per me la situazione è molto difficile. Quando vedi giocatori come De Gea prendere certi gol, vuol dire che serve un manager che ricompatti l'ambiente. Non è che ci siano allenatori per questi obiettivi ora in giro, così come dei manager validi".
Lorenzo Amoruso: "Un piano non c'è più ora, perché non è più possibile organizzarlo. Possiamo dare le colpe agli allenatori, in primis a Pioli, ma se in quindici partite e due allenatori la squadra continua a non vincere...Bastava guardare le litigate in campo per capire la situazione, fa capire l'egoismo che c'è. Forse c'è poca paura di quello che ti può succedere. E' brutto da dire, ma il pesce puzza sempre dlla testa. Se non c'è una figura in società con cui interagire, non va. Sono dei professionisti, pagati molto bene, devono fare quello che sanno fare. Lottare per non retrocedere non è come lottare per altri obiettivi. E' molto diverso".
Luca Calamai: "Si è parlato di un contatto con Giuntoli, si parla di un 15%-20% di possibilità ad oggi. La Fiorentina ha due opzioni, o la vendita immediata, ma non ci sono le condizioni, altrimenti ti serve un Giuntoli, un uomo di calcio in una società che ha un dg che non sa di calcio. Devi dargli carta bianca, anche sul tecnico, per fare anche un mercato rivoluzionario. Non so se basterà per salvarsi, ma comunque dovrebbe fare anche meno di un punto a partita per farlo, quindi non è un'impresa impossibile. Se questo gruppo rende anche al 50% delle sue potenzialità, un punto a partita lo può fare e se non lo fa è perché è abbandonata, senza riferimenti in società".
Mario Tenerani: "Un piano non ce l'ho. Il caso Salernitana è stato unico, non è riproducibile a Firenze. Credo che il discorso è molto semplice, la squadra ha responsabilità pesantissime, ma con i giocatori bisogna parlarci e anche sanzionarli in certi casi. La Fiorentina non ha una dirigenza ora, ha un vuoto. Mi verrebbe da dire che la soluzione migliore sarebbe la cessione in poche settimane per ripartire e dare un segnale forte, altrimenti prendere un dirigente vero, che conosce il calcio e a cui affidare tutto. Certe decisioni le prende il presidente, che è negli USA e non sta neanche bene, così pare".
