Il prof. Sandro Petrolati, direttore dei servizi cardiologici integrati dell'Ospedale San Camillo di Roma, ha parlato a TMW Radio, duranta Maracanà, della vicenda Eriksen.

Di fronte a una situazione del genere, si può dire cosa è successo e se tornerà a giocare?
"Bisognerà avere delle informazioni supplementari. Ci sono delle patologie che intercorrono nella vita e che non sono alla nascita. Serviranno esami più sofisticati, come la risonanza magnetica. C'è sempre la possibilità che un cuore sottoposto a stress abbia problemi temporanei. I primi minuti sono stati fondamentali per recuperarlo e capire la causa. Serve comunque la diffusione di defibrillatori nei campi da calcio, perché possono salvare tante vite".

Tanti allenamenti fattore di stress?
"La medicina fa un setaccio. Uno stress agonistico ma anche non, del tipo psichico, può portare ad alterazioni in cuori sani. Ci sono alterazioni genetiche che possono portare ad aritmie casuali. Esistono anomalie congenite che determinano delle alterazioni che, in certe condizioni, possono emergere. Fondamentale è la storia clinica della persona. Se si riesce a sapere della storia famigliare, si può fare tanto".

Si potranno prevenire in futuro certi eventi?
"Nessuno ce la può fare a prevenire certe cose. Quello che è importante è avere presidi adatti per certi casi, ossia saper soccorrere bene persone colpite da questi malori. Stiamo facendo un grande lavoro sui ragazzi e di informazione in generale per insegnare le manovre di massaggio cardiaco".