Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Nicola Pozzi.
Come ti spieghi il percorso altalenante del Parma?
“Il percorso del Parma è altalenante. La B l’ho fatta ed è un campionato tremendo sotto quel punto di vista. Le annate sono però sempre complicate; nel percorso del Parma manca la continuità giusta per sognare la promozione”.
Sta mancando l’apporto che ci si aspettava da Pecchia?
“Pecchia è stato preso perché ha fatto cose straordinarie. Anche a me con la Samp in B è capitato di avere dei problemi inaspettati. A volte si danno troppe responsabilità agli allenatori, considerando meno le colpe dei giocatori. Da settembre il Parma non riesce a fare due vittorie consecutive”.
Hai chiuso la carriera al San Donato. Come stai vedendo la formazione toscana dopo la gran cavalcata dello scorso anno?
“Vivendo a Firenze continuo a seguirla. Lì c’è una famiglia frutto anche di una fusione ben riuscita. Al primo anno di C hanno vissuto un momento negativo e dopo l’avvicendamento in panchina vedo una squadra più viva, che costruisce molto e che ha forse ancora troppa gioventù in rosa. Con l’Olbia hanno perso in casa e questo può rientrare nella casistica delle cose che possono capitare’”.
Come stai vedendo Buzzegoli in panchina?
“Ho iniziato la gavetta da allenatore dall’Eccellenza e quando si hanno opportunità come quella che è stata data a lui acquisisci giornalmente l’esperienza giusta per fare bene. Quelli che hanno qualche capello bianco - a livello degli allenatori - sono più strutturati nel gestire le difficoltà dello spogliatoio. Ha fatto per ora un buon lavoro, la squadra costruisce molte occasioni da gol”.
Che idea ti sei fatto della latitanza dal campo di Charpentier?
“I problemi fisici sono stati determinanti nel suo caso. Se non puoi dare continuità all’allenamento sei sempre svantaggiato. Nello specifico non conosco le sue caratteristiche, ma se anche Pecchia si è accorto del rendimento poco continuo per colpa degli infortuni, vuol dire che la macchina non è supportata da un motore all’altezza”.
