
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:
Un commento sullo Scudetto del Napoli.
“Onore ai vincitori, mi sembra anche doveroso perché hanno dominato dalla prima all’ultima partita. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, è giusto e doveroso essere sportivi e dire che questo Napoli ha strameritato lo Scudetto. È bello che la Serie A abbia un vincitore che non sia al Nord, non capitava dal 2001, e ora vedremo il prossimo anno. È giusto che tutto il popolo azzurro festeggi questo titolo atteso 33 anni, poi si rimette il pallone al centro e si riparte come succede nello sport. Mi è piaciuto tantissimo l’intervento di Spalletti, è rimasto nel suo personaggio però quando poi ha toccato le corde dei familiari ho visto un uomo felice, non sono tifoso del Napoli né di Spalletti ma è stato un momento molto vero, non è così scontato nel calcio di oggi. Spalletti sarà sempre un animo inquieto, non cambierà all’età di 64 anni. È stato bello il ricordo del fratello scomparso quattro anni fa perché si è lasciato andare. Aveva già vinto tanti prima, però i problemi con Totti e Icardi, i tanti secondi posti, il fatto che non riusciva a concludere quanto di buono costruiva a inizio stagione. Se lo merita lui e se lo merita il Napoli.”
De Laurentiis al centro del Maradona ha parlato di futuro, con riferimenti anche ad allenatore e dirigenza. Le sue parole spingono Giuntoli verso altri lidi e quanto c’è di Giuntoli in questo successo?
“La sua mano è tangibile, ha fatto partire tanti big come Mertens, Insigne e Koulibaly e tutti pensavano che fosse un ridimensionamento. Lo è stato solo dal punto di vista economico, è stato bravo a trovare i giocatori giusti per Spalletti, ci vuole poi anche un pizzico di fortuna. Lobotka ad esempio è stato fondamentale, ma lì c’è stata la mano di Spalletti che lo ha reso fenomenale. Certo che mi piacerebbe vederlo alla Juve, non è detto però che Giuntoli possa fare alla Juve quello che ha fatto al Napoli, non è facile far passare certi messaggi alla Juventus. Non puoi vendere i migliori e puntare su giocatori semi-sconosciuti, se dovesse andare alla Juve dovrà esser bravo a cambiare il suo modo di fare calcio. Alla Juve si vince sempre, il Napoli ha vinto quest’anno e in bianconero devi prendere decisioni considerando anche il passato.”
L’idea di Giuntoli alla Juve fa pensare a un’idea di Juventus senza Allegri?
“Non c’è più un club italiano che si può permettere di spendere. Le due milanesi non possono spendere, non può farlo la Juve e non può farlo neanche il Napoli. Per essere competitivo servono altre idee e quindi ben vengano dirigenti che hanno idee diverse. Non credo però che Giuntoli alla Juve avrebbe tutta questa libertà di scelta. Si può ricominciare alla Juve, ma non credo a un progetto a lungo termine. Nella Juve si deve vincere oggi, non si costruisce per vincere domani. Non penso sia accettabile per il popolo bianconero, è difficile dire a un tifoso juventino prendiamo un giocatore o un dirigente non per vincere oggi ma per vincere nel tempo.”
Maldini difende la scelta di De Ketelaere, quali sono le attuali difficoltà del Milan?
“Non è facile la questione De Ketelaere, ormai è talmente sotto pressione che entra in campo spaventato, non rischia più la giocata e fa il suo compito al meglio, segue le indicazioni dell’allenatore ma non cerca mai una giocata. Il problema è che viene visto come quello che ha fallito, ma è tutto l’attacco che ha fallito, inteso per le riserve. Origi è inguardabile, forse l’unico nuovo acquisto che ha convinto è Thiaw. In questo momento va analizzato il mercato estivo perché non hanno azzeccato un acquisto. Il problema non è Pioli, non può far giocare sempre gli stessi perché altrimenti arrivi a fine stagione sfinito. Leao ad esempio è uno che fa tanti strappi, come Kvara, non può sempre rendere al 100% se lo fai giocare sempre. Giroud non è più giovanissimo, non può giocare tutte le partite. Pioli sta cercando di fare quello che può, in difesa e a centrocampo riesce a cavarsela anche con le alternative, ma non ha alcuna soluzione in attacco e così non ha soluzioni.”