
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:
Cosa ci lascia questo turno infrasettimanale in Europa?
“Parto da Di Maria per una questione di rispetto, è un giocatore diverso dagli altri. Mi aspettavo tanto da lui, le tante critiche ricevute a inizio anno erano giustificate ma dovute a una condizione fisica imbarazzante. È quel giocatore però che ti fa saltare dalla sedia e il primo gol di ieri è un qualcosa di unico. Sono stato sorpreso da una Roma che ha giocato una partita fantastica. Ci voleva per l’ambiente, ci voleva per Mourinho ma ci voleva soprattutto per Belotti. Finalmente una partita da ‘gallo’, si è vista la voglia di essere importante per questa Roma. Sono contento per lui, Juventus e Roma adesso ci devono credere, perché hanno dimostrato di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo. In Conference la Lazio è passata ma ha rischiato veramente troppo, con questo atteggiamento non penso possa fare troppa strada. Sarri ha rischiato un po’ con quella formazione, l’importante era passare il turno. Ora speriamo in un sorteggio favorevole perché la Lazio ha bisogno di andare avanti in Europa. In casa Fiorentina invece non ci credevo quando ho visto 0-2 sul parziale, poi però è uscita bene e Cabral finalmente sta facendo cose importanti. In Europa questa Fiorentina riesce a far bene. Ci tengo a sottolineare le quattro qualificate e le tre vittorie in Champions.”
Chi avrà più problemi a difendere il vantaggio in Champions tra Milan e Inter?
“Delle due credo che il Milan ha un piccolissimo vantaggio rispetto all’Inter. Conosco bene il Porto, è una squadra estremamente ostica che è diventata ancor più tosta. Ha tanta corsa ma anche qualità, io credo che l’Inter abbia fatto una grande impresa a vincere in casa. Il gol di Lukaku porterà il Porto a snaturarsi, l’Inter dovrà reggere nei primi minuti e far male in ripartenza, se la dovesse sbloccare si metterebbe in discesa. Tra le due però mi preoccupa più Porto-Inter.”
Chi sono stati, a parte Di Maria, i protagonisti in Europa per le italiane?
“Per l’Inter ti dico Lukaku, perché ha segnato un gol pesante per la sua permanenza all’Inter ma anche per le casse della società, passare il turno porterà 20 milioni nelle casse nerazzurre. Non capisco una cosa, se Lukaku non sta bene non può essere Lukaku, quindi non capisco certe critiche, questo era evidente e anzi vederlo così voglioso fa ben sperare. Nel Milan mi ha impressionato il concetto di squadra più che un singolo, la forza è il collettivo e Pioli sta ritrovando il gruppo. Ci sono individualità forti ma non funzionano se non funziona il gruppo. In casa Napoli c’è l’imbarazzo della scelta ma vado su Osimhen, che mi sembra l’attaccante puro più forte d’Europa dopo Haaland, Mbappé per me non è un centravanti puro. Osimhen è cresciuto in maniera esponenziale, ha un senso del gol clamoroso. È un attaccante impressionante. Per Belotti sono veramente contento e cito lui in chiave Roma, il caloroso applauso del pubblico gli ha fatto toccare il cielo con un dito. Ha ricevuto un’ovazione che lo ripaga di una stagione folle tra problemi e infortuni.”