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Piccari: “Gattuso ha creato un gruppo. Mondiale? Dovremo soffrire”.
16 ott 2025 11:38Calcio
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© foto di Federico Serra

Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio il direttore Marco Piccari. Queste le sue parole: “A Gattuso si chiedeva di creare un gruppo e dare un senso di appartenenza, ci è riuscito perché vedo una squadra che si è unita intorno all’allenatore. Siamo poi in difficoltà, questa vittoria di sofferenza con Israele non esalta, ma questa è una squadra che lotta. Pensavo che per Retegui andare in Arabia avrebbe significato la fine, invece si costruisce i gol da solo e parla con un senso di italianità importante. Gattuso è riuscito nella missione di creare un gruppo, ma dovremo soffrire per andare al mondiale. Ci saranno difficoltà nel difendersi contro chiunque, solo Mancini difende. Tutti gli altri si propongono in fase offensiva, Calafiori è quasi più un centrocampista. Attacchiamoci a questo senso di appartenenza, ma non mi faccio illusioni. Sarà sofferenza pura a marzo. Speriamo che i calciatori arrivino al playoff in buone condizioni, poi in caso appelliamoci anche a un pizzico di fortuna”.

 

Come andrà gestito l’impegno contro la Norvegia?

“Con la Norvegia manderei in campo la squadra che poi dovranno fare il playoff, vediamo cosa succede. Cerchiamo di fare una grande partita, magari utilizzando almeno 9 undicesimi dei giocatori che poi potranno giocare a marzo. Vediamo di che pasta è fatta questa squadra”. 

 

Lazio-Juve sarà una partita spartiacque per le due squadre?

“Hanno due partite delicatissime prima, anzi la Juve ha anche la sfida con il Real Madrid. Entrambi gli allenatori sono in difficoltà, Tudor deve dare un segnale e fare una scelta. Non può andare avanti con la ruota della fortuna in attacco, io punterei fortissimo su Yildiz dietro a due punte. Sono state fatte analisi sulla questione societaria, però voglio parlare di campo e siamo alla settima giornata. Le scelte societarie appartengono a un altro aspetto, adesso devi pensare al Como, non al rinnovo di contratto di Yildiz. Tudor ha lasciato sollievo quando è andato via dalla Lazio, ha avuto contrasti con giocatori che avevano fatto bene e non potevi mandarlo via. È molto difficile gestire Tudor, non ho percepito delusione quando ha salutato la Lazio. Ho apprezzato invece Baroni, che io avrei confermato. Sarri lo vedo come un film in bianco e nero, ormai datato. Magari un film bello che ti ricorda delle cose, ma non è più di stretta attualità. Il Sarri del passato è lontano, ha tante attenuanti e secondo me lui è l’unico che può dare una mano alla Lazio, mentre Baroni sarebbe sprofondato. Se resiste, allora può dare un senso alla stagione della Lazio”.

 

La Juve andrà avanti tutto l’anno con Tudor?

“Non credo arriverà a fine stagione, la Juve adesso ha un periodo molto importante. Continuo a dire che con tutte le problematiche questa squadra ha dei valori. Non è lontana dalle altre, ci sono valori su cui lavorare. Perché incaponirsi con la difesa a tre e sempre con lo stesso modulo? Conte si è adattato, Gasperini sta facendo un calcio diverso, Allegri ha capito che senza avere grandi difensori doveva limitare i danni. Un grande allenatore deve capire come limitare i danni, la Juve ha un solo difensore centrale e un allenatore di livello deve studiare un piano B. Tra le tante opzioni per la panchina vedo Inzaghi, il passaggio diretto Inter-Juve è complicato. Andare invece in Arabia, dove non credo resisterà a lungo, può alleggerire questo passaggio. Io apprezzo De Zerbi, ma non prenderei questa strada per la Juve e andrei più sulla strada conservativa con valori più vicini alla Juve. Deve ritrovare la propria identità, altre non hanno funzionato”. 

Redazione TMW Radio