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Pernat ricorda Gresini: "Piango un fratello leale. Uomo e manager d'altri tempi"
23 feb 2021 19:45Calcio

Carlo Pernat, storico manager del motociclismo, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, per ricordare la scomparsa del collega e amico Fausto Gresini: "Oggi è un giorno molto triste. Ci chiamano un po' i gipsy king, siamo nomadi per 7-8 mesi. La nostra famiglia è quella che viviamo nel paddock, e con Fausto c'è amicizia ormai dall'86, pensate un po'... Lascia un vuoto a tutti, era una persona molto leale, sua caratteristica principale. Era manager e imprenditore d'altri tempi: una stretta di mano e il contratto era fatto, senza avvocati di mezzo. Questo fa capire la serietà del personaggio. E poi socievole, simpatico: ogni pilota passato per la sua gestione me ne ha parlato solamente bene. Come pilota poi ricordo che si ritrovò un 18enne Capirossi in squadra, e che Fausto aiutò il suo giovanissimo compagno a vincere il primo Mondiale. Il suo team, tra l'altro, è l'unico team al mondo che fa qualsiasi categoria, partendo addirittura dall'elettrico. Come contrattazioni ci siamo ritrovati persino da rivali, ma la sua lealtà era una cosa che balzava subito agli occhi. Fosse stato per lui, gli avvocati avrebbero potuto starsene a casa. Per me non era solo un manager, ma un fratello. Quando rappresentavo Simoncelli e doveva firmare per la Honda in MotoGP, andammo lì da loro che gli proposero di lasciare il Team Gresini. Marco si alzò e disse che a queste condizioni non se ne sarebbe fatto nulla. L'hanno poi richiamato il giorno dopo dicendogli di non preoccuparsi, che sarebbe rimasto dov'era. Ricordo che nell'ultimo anno ci eravamo messi a fare le scommesse su chi avrebbe fatto la pole position tra me, lui e un meccanico. Il nostro è un mondo ancora ruspante e divertente, e Fausto era uno di noi. Non l'ho mai sentito lamentarsi di un malessere, poi il 23 dicembre mi chiamò alle 8 del mattino per dirmi che sarebbe andato a caccia. La sera mi ha richiamato dicendomi che stava male, poi ci siamo risentiti il 26 e purtroppo aveva il Covid. Non aveva cose pregresse: c'è bisogno di stare davvero molto attenti".

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Carlo Pernat intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio