Notizie
Manuel Pasqual, ex difensore attualmente commentatore sportivo, è intervenuto in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Ecco quanto detto dall’ex capitano della Fiorentina a proposito di Serie A e Nazionale, iniziando proprio dai recenti risultati degli azzurri: “Dispiace, perché non si è arrivati nemmeno a giocarsi la finale col Portogallo. Dai risultati fatti, ci meritiamo di essere usciti così”.
Come si è fatto a disperdere tutto quanto costruito per vincere l’Europeo?
“Sono dell’idea che l’Europeo è stato vinto meritatamente, vincendo contro squadre che sulla carta potevano essere più forti. Nel post poi è venuto a mancare qualcosa dal punto di vista mentale ma anche qualcosa a livello tecnico: chi era capace di trascinare la squadra nell’Europeo non si è ripetuto e calciatori che continuano a fare grandi numeri coi club con l’Italia fanno fatica”.
Quali sono le cause di questa eliminazione?
“Penso si debbano analizzare diversi fattori. Parto dalla riflessione del Ct dell’Under 21 Nicolato, che ha denunciato la mancanza di talenti che giocano in Serie A e questa è una difficoltà del calcio italiano. Poi certo, l’Italia aveva comunque tutte le carte per fare meglio”.
Cosa non è andato a livello di gestione di squadra?
“Pensavamo che con l’avvento di Mancini si sarebbe risolto il problema ed in parte è successo. A lui si chiedeva di riportare entusiasmo e l’ha fatto. Poi, nel momento in cui le cose vanno a rotoli, cioè adesso, qualche riflessione va fatta. È difficile comunque trovare la soluzione. I giocatori di qualità ci sono, non avremo i nuovi Messi o Ronaldo, ma penso che Mancini possa ricreare un gran gruppo”.
Capitolo Donnarumma: la decisione di andare al PSG gli ha tolto qualche sicurezza?
“Innanzitutto non credo che l’eliminazione sia in nessun caso colpa sua. È un portiere giovane e forte. Sicuramente la scelta di andare a mettersi in competizione in un gran club con un portiere come Keylor Navas è stata rischiosa. Sarebbe da conoscere però cosa c’è sotto al suo trasferimento. Normale che un portiere come lui aveva la possibilità di scegliere tra tante squadre che gli potevano garantire un posto da titolare”.
Ha pesato la mancanza di esperienza internazionale dei calciatori dell’Italia?
“Se facciamo il paragone con la Nazionale del 2006 c’erano tutti grandi campioni abituati a grandissime sfide ma è difficile paragonare queste due realtà. Questo forse ha un po’ influito ma l’importante adesso è ritrovare una filosofia comune per l’Italia, indipendentemente da quanto fatto dai club”.
Fiorentina-Empoli è una partita speciale per lei. Come inquadra la sfida del Franchi?
“Gara fondamentale per i viola in chiave classifica. L’Empoli pure è chiamato a dare un segno per giustificare la sua classifica. Normale che le motivazioni pendano dalla parte della Fiorentina che si gioca l’Europa”.
Nel weekend c’è anche Juventus-Inter, in caso di vittoria i bianconeri tornerebbero in corsa per lo Scudetto?
“Con una vittoria contro l’Inter si riaccenderebbe un grande entusiasmo e da lì la possibilità di vincere lo Scudetto sarebbe concreta, anche se davanti rimarrebbero comunque tre squadre e la Juve dovrebbe sperare che toppassero tutte e tre”.
L’Inter sembra invece abbia la necessità di ritrovarsi dopo un periodo difficile.
“Sì, credo ci siano soprattutto difficoltà davanti. Lautaro non è più lo stesso di inizio campionato ed alcune gerarchie sembrano cambiate. Io la considero ancora la squadra più forte in Serie A, ma le difficoltà di risultati sono evidenti”.
Il Milan, che gioca lunedì col Bologna, potrebbe dar via ad uno strappo decisivo?
“Non credo che, indipendentemente dai risultati di questo weekend, si possa parlare di fuga, anche perché l’Inter deve ancora recuperare la gara col Bologna. Il segnale importante è che adesso il Milan non si nasconde più e nonostante l’obiettivo sia chiaro sta continuando con un passo da Scudetto, anche se qualche dubbio sulla squadra di Pioli ce l’ho”.
Sulla lotta salvezza invece, il Venezia sembra la squadra più in difficoltà.
“Mi auguro che a Venezia abbiano trovato qualche tranquillità. Con la Samp i gol se li sono fatti da soli ed in squadra c’era tanto nervosismo. Adesso arrivano partite cruciali ad iniziare dalla gara con lo Spezia. Adesso devono arrivare risultati importanti con le concorrenti. Di solito chi rincorre deve far punti senza sperare negli altri”.
Un giudizio invece sulla stagione di Junior Traorè?
“Può acquistare ancora di più consapevolezza nella sua forza. Ho seguito spesso al Sassuolo e faccio i complimenti a Dionisi per averlo trasformato in esterno alto con grandi risultati. È un giocatore intelligente e può migliorare ancora. Poi è normale che più ruoli sa fare e più diventi appetibile per le squadre. Nel Sassuolo però mi sta convincendo sempre di più Scamacca: per qualità e caratteristiche penso possa rappresentare il futuro della Nazionale”.
