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Pasculli: "Lecce, mercato sbagliato. Arthur? Spero non mettano da parte Bentancur"
26 giu 2020 19:30Calcio

L'ex attaccante Pedro Pablo Pasculli, oggi allenatore, si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, intervenendo nel corso di Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Non penso che il Lecce andrà a Torino a farsi una passeggiata. Normale che la Juventus sia più forte sulla carta, e anche se il Lecce è messo male con qualche assenza, ha le carte in regola per poter fare bene: non è detto che stasera siano vittime sacrificali, giusto andare a giocarsela a viso aperto perché non c'è niente da perdere. Non penso che la Juventus vincerà facilmente: il Lecce lotterà e la partita sarà combattuta".

Chi è che la esalta di più in questo Lecce? "Mi piacciono Lapadula e Falco, sono ottimi giocatori. Non voglio criticarli, ma dico che potevano fare un mercato migliore, rinforzando un po' la difesa e il centrocampo. Questi due che ho citato però sono bravi, Falco è anche rapido e veloce, mi piace. Apprezzo anche La Mantia, che non è stato tenuto, e ho sempre detto che per me il Lecce ha sbagliato, era utile in avanti".

Nel suo futuro c'è la Sambenedettese? "Sì, il presidente Serafino ha acquistato il club ma ancora non so che ruolo andrò a ricoprire lì. Sicuramente sono nel progetto dell'area tecnica, anche perché in Galles è stato fatto un buon lavoro. Ora ci sono i playoff, si comincia a Padova con ancora Montero allenatore, quindi decideremo il da farsi".

Com'è stata l'esperienza in Galles? "Una specie di piccola Premier League. Eravamo in B gallese, ma non è al livello della stessa serie italiana, forse è più una buona Serie C. Il calcio inglese è molto fisico e deciso, gli arbitri non fischiano molto. Al Bangor ho trovato una colonia di italiani quando sono subentrato, e con l'aggiunta di alcuni sudamericani, prima di fermarsi, stavamo facendo benissimo".

Lautaro-Barcellona: s'ha da fare? "Si vedono tira e molla, non vorrebbero pagare la cifra chiesta dall'Inter, stanno provando a dare quei giocatori che piacciono a Conte, come Vidal e Rakitic. Però, considerando che Arthur va alla Juve, a quel punto il Barcellona dovrebbe rinforzare il proprio centrocampo. Il desiderio di Lautaro è quello di andare a giocare con Messi e non so se subito adesso o comunque in futuro, ma andrà a finire così".

Come valutare lo score negativo di Messi in Nazionale? "Dispiace che l'Argentina non riesca ad alzare un campionato del Mondo. Siamo ancora all'apice della storia come campioni dell'86, ma sono passati 34 anni. Messi mi piace tantissimo, è straordinario e nel calcio attuale è il più forte del mondo. Io però ho giocato con Maradona quando aveva 20 anni, e secondo me aveva un livello più alto, anche se è difficile fare un paragone. Il punto è che gli argentini pretendono tanto, e forse Messi sente il paragone che si fa con Maradona. La differenza è anche nel carattere: Maradona aveva carattere e forte autostima, Messi invece non reagisce sempre bene quando è criticato, ricordo che non voleva nemmeno giocare più in nazionale".

Higuain ha iniziato la fase discendente? "L'età arriva per tutti. Quando arrivi ai 33-34 anni non sei lucido e veloce mentalmente e fisicamente come eri qualche anno prima. Però penso che Higuain abbia ancora tanto da dare, al Napoli ha fatto il record di gol in Serie A. Lui in Italia si trova bene, e secondo me può essere utile anche per la Juventus. Io quando era tornato in Argentina credevo volesse parlare di un ritorno al River, invece era per la madre... Comunque può dare qualcosa alla Juve per almeno uno o due anni".

Un bel labirinto oggi la Serie C. "Ho sentito che tante squadre blasonate hanno rinunciato ai playoff. Ricordo che il Lecce non riusciva mai ad arrivare in B, è un mondo molto complicato. Per me dovrebbero mettere un numero obbligatorio minimo di under, seguendo un po' quello che ha fatto la Juventus con l'U23, magari premiando chi ne fa giocare di più".

Chi i migliori talenti argentini? "Dico Almendra, un ottimo centrocampista che potrebbe anche essere portato in Italia. Però oggi non so quanti giocatori ci siano pronti subito per l'Italia: per Almendra si parlava del Napoli. Le squadre però sono in difficoltà in Argentina, non sfornano più tanti giovani come prima che possano fare il salto".

Che si dice in Argentina della carriera da allenatore di Maradona? "Hanno sospeso il campionato e il Gimnasia si è salvato (ride, ndr). Sento i giocatori ed è bravo come allenatore a dare stimoli. Ogni tanto lo vedo ballare dopo le vittorie... Pensavo sinceramente che potesse fare più carriera come dirigente della FIFA o dell'AFA (federcalcio argentina, ndr). Non che non lo vedessi come allenatore, visto che a Sinaloa ha fatto bene...".

Quanto è cresciuto Bentancur? "Tanto, tantissimo. E ancora ha margini di miglioramento: è un grandissimo giocatore e può fare molto bene. Se arriva Arthur spero che non lo mettano da una parte, visto che anche il brasiliano è giovane e ottimo. Bentancur può crescere ancora di più".

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Pedro Pasculli ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio