
JUVENTUS-INTER 1-1 Cuadrado 82’ Lukaku 94’
COMMENTO (Di Giuseppe Vignola)
L’Inter è partita con molta più veemenza nel match. La prima vera occasione, però, è sui piedi di Di Maria con Handanovic che ferma un suo destro prodigioso. Per i nerazzurri, invece, la prima grande occasione è arrivata con Dzeko che si è fatto fermare da Perin. Secondo portiere della Juventus che intorno alla mezz’ora ha compiuto un vero e proprio miracolo su un tiro di Brozovic. Nel secondo tempo l’occasione più grande per l’Inter è per Mkhitaryan che sfiora il palo con un mancino perfetto. Per la Juventus, invece, è stata con Milik che a porta vuota non deposita il pallone in porta. A sbloccare una partita molto noiosa all’82’ è Cuadrado. Al 94’, poi, su calcio di rigore Lukaku sigla il pareggio su calcio di rigore. Nell’esultanza, però, eccede e si prende il secondo giallo che gli farà saltare il ritorno. Nessuna delle due ha dato spettacolo. Per il ritorno si spera in un match in cui entrambe possano alzare il ritmo per arrivare in finale.
LE PAGELLE
PERIN 7 - Non viene spesso impegnato. Quando serve, però, è impeccabile. Sbaglia davvero pochissimo.
DI MARIA 5.5 - Si crea un’occasione nei primi minuti ma poi sparisce. Viene spesso sacrificato quando sale Fagioli. I compiti difensivi lo limitano in fase offensiva. Viene sostituito nella prima parte del secondo tempo.
BROZOVIC 5.5 - Ben schermato dalla coppia Di Maria-Rabiot non riesce ad aiutare i compagni. Si fa fermare da Perin nel primo tempo e per il resto si vede poco.
L. MARTINEZ 5 - Non si vede praticamente mai. Si può definire il più grande assente ingiustificato della serata. Dovrebbe essere uno dei trascinatori dei nerazzurri e, invece, sparisce insieme ai compagni.
VOTO ARBITRO
MASSA 7 - Partita con ritmi molto lenti nel primo tempo che Massa gestisce molto bene. Nulla da eccepire sull’ammonizione per Brozovic visto che il croato ha protestato in maniera molto veemente. Anche nel secondo tempo c’è davvero pochissimo da imputargli. Gestisce bene la situazione del rigore e soprattutto dell’esultanza provocatoria di Lukaku.