
Durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio è intervenuto l’avvocato Maurizio Paniz per commentare vari temi.
Che ne pensa di un possibile approdo di Giuntoli alla Juventus?
"Che la Juventus stia trattando per un direttore sportivo non è in dubbio. Ci sono vari nomi ed è inutile lanciarsi in idee".
Sulla questione giuridica della Juventus?
"Qui il discorso è più complicato. Alcuni punti fermi sulla questione ormai ci sono come la condanna di alcuni dirigenti che porterà alla perdita di alcuni punti. Non si sa mai quello che può succedere e quindi la Juventus deve cercare di fare punti per la Champions League. Questo procedimento giuridico, però, deve essere completato entro il 10 giugno. Data in cui si devono comunicare alla UEFA le squadre che partecipano alle coppe europee. La situazione di quest’anno comporta un momento di staticità. Tutto ciò protende verso una penalizzazione nella prossima stagione più che in questa. Sarebbe anche una cosa positiva per la Juventus che sa già quali sono i punti da recuperare. Siamo di fronte ad uno schizofrenico percorso della giustizia sportiva che non merita di intaccare il nostro campionato".
Ci sono stati periodi peggiori?
"La storia della Juventus ha portato molte volte situazioni difficili e anche peggiori a questa. Siamo sempri riusciti, poi, a tornare alla vetta. In questo momento si sta affrontando una schizofrenica voglia della giustizia sportiva. Posso dire che c’è stato un pesante handicap per la Juventus in questa stagione. Vanno dati meriti alla Juventus per essere rimasta dove è. Ha dimostrato di avere un grande DNA. È un’annata, in più, in cui sono stati lanciati molti giovani".
Proprio sui giovani?
"Io ho pensato già all’inizio dell’anno che in questa stagione si potesse puntare sui giovani. Teniamo conto che il vantaggio che hanno avuto questi ragazzi è che dietro c’erano calciatori importanti. Va fatto un discorso complessivo. La Juventus è stata l’avanguardia di tantissime cose e, quindi, anche nella creazione della Next-Gen. Oltre a questo, poi, la dirigenza sapeva l’esplosione di questi giovani. Agnelli è stato un grandissimo presidente in ogni sua idea. Anche nella Superlega tanto bistrattata dalla UEFA".