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Palmeri: "Non c'è più un singolo che fa la differenza con le nazionali. Barella fuori? Ci penserei un attimo"
30 giu 2021 11:53Calcio

"Non ci sono più i campioni, nessun singolo ora riesce a fare più la differenza con dieci o vent'anni fa. Non c'è una stella che si carica una nazionale sulle spalle: Messi non l'ha mai fatto, Ronaldo neanche, non ha praticamente giocato la finale di Euro 2016". Questo uno degli spunti di Tancredi Palmeri, inviato di BeIN Sport, nel consueto editoriale del mercoledì di TMW Radio: 

Come si spiegano le tante sorprese degli ottavi di finale?
"Ancora una volta, come dico dal Mondiale in Brasile del 2014, si dimostra che il calcio internazionale ha ridotto le distanze. Sia dal punto di vista tattico che tecnico, però livellandolo verso il basso, non verso l'alto. Inoltre i giocatori più forti giocano da 11 mesi senza sosta. Il frullatore di tre dati produce l'eliminazione della Francia contro la Svizzera o l'Olanda fuori con la Repubblica Ceca. In passato ci sono state le belle storie del Costa Rica, la Colombia, il Galles, la Croazia".  

Possibile che Mancini contro il Belgio inserisca un centrocampista in più per Berardi?
"Ormai l'Italia è abituata a giocare con gli esterni larghi d'attacco, tutti sanno cosa fare. Sono talmente provate come situazioni che mi pare strano che Mancini decida di cambiare modulo in un momento del genere. Avrebbe più senso il cambio Chiesa per Berardi. Barella? C'è il sentore che possa cominciare fuori. Non ha giocato al meglio contro l'Austria, ma come tutti i suoi compagni. Ci penserei un attimo a metterlo in panchina Barella".

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Editoriale con Tancredi Palmeri, " Beinsports", intervistato da Vincenzo Marangio © registrazione di TMW Radio