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Osimhen sbanca l'Olimpico: 0-1 di Spalletti a casa Mou, prima mini fuga del Napoli?
23 ott 2022 22:53Calcio
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L'Olimpico apre le porte al big match assoluto di una giornata che ha visto cadere - in casa - sia l'Atalanta che l'Udinese. Occasione perciò ghiotta per entrambe: la Roma per non perdere contatto con la vetta, i partenopei per proseguire una corsa straordinaria in vetta alla classifica.

Mou sceglie Camara per Matic, Spalletti opta per Olivera anziché Mario Rui. La gara è subito elettrica, con il Napoli che parte forte e mette paura due volte a una Roma che, col passare dei minuti, riesce a frapporsi con buona lena. Le occasioni da gol latitano, ci provano da fuori Zielinski e Lozano, mentre i giallorossi si affidano alle sgroppate mai troppo lucide di Zaniolo.
L'episodio chiave in chiusura di frazione, con Irrati che prima assegna e poi toglie un calcio di rigore parso subito dubbio su Ndombele, toccato da Rui Patricio che però va nettamente coni guantoni sul pallone, togliendo la sfera dalla disponibilità del "91" azzurro.

La ripresa è subito nervosa, con gialli che fioccano e le occasioni da highlights che sono striminzite. La Roma progressivamente diviene sempre più stanca e troppo presto si dedica solo alla fase difensiva, rinviando palloni un po' a casaccio per un Abraham opaco e mai in partita. Girandola di cambi, poi una grande occasione di Osimhen, che perdona Rui Patricio allargando il destro incrociato.
Il nigeriano, chiamato in causa al minuto 81 da un lancio lungo a pedalare, non perdona alla seconda chiamata: destro pazzesco ad incrociare quasi dalla linea di fondo e 0-1 in cassaforte, così come i tre punti. Spalletti infatti non trema quasi mai, vivendo la prima "mini-fuga" all'altezza dell'undicesima, da imbattuto e da vincente in tutte e tre le trasferte "dure" finora offerte. La Roma infatti cade dopo Lazio e Milan, con gli azzurri che sembrano sempre più naturali battistrada della nostra Serie A.

TOP
Osimhen - Il suo gol rischia di avere un peso specifico assurdo nel prosieguo del campionato. Sta fuori più di un mese, nessuno se ne accorge per merito dei suoi compagni. Poi però torna, segna, spacca una partita che andava spegnendosi e si prende le luci della ribalta.
Ibanez - La Roma soffre lungamente, ma lui dalle sue parti sembra essere sempre il più incisivo e perentorio nei contrasti.
Kim - Se il Napoli non soffre mai il merito è davvero molto ascrivibile all'asiatico. Fortissimo di testa, intelligentissimo nelle chiusure, praticamente mai in affanno.
Spalletti - Ha allenato una squadra che sa essere anche paziente, evolvendosi di settimana in settimana. Azzecca più di Mourinho il tempismo dei cambi e sa dare ossigeno nei momenti giusti della gara, uscendo meritatamente vincitore.

FLOP
Smalling - Includerlo nei flop solo per quell'intervento sbagliato, a margine di una grande partita piena di chiusure fondamentali è crudele. Ma lo stesso aggettivo è utilizzabile largamente per questo sport, dove i dettagli e i particolari contano molto più delle parole.
Mourinho - Sembra tardare i cambi, ammettendo anche le responsabilità in sede di conferenza stampa. Le fasce erano stanche, in molti erano ammoniti, ma lui attende che sia Spalletti a inserire uomini freschi, prima di agire troppo "a specchio". Secondo scontro diretto perso in casa, quando invece in trasferta ha portato via 4 punti tra Torino (Juventus) e Milano (Inter).
Abraham - Poco, anzi nulla. Quasi un senza voto, pur avendo giocato quasi tutto il match. Quindi da 4,5, al massimo.

TMWRADIO Redazione