
L'ex portiere Fernando Orsi, oggi commentatore tv, ha parlato in diretta a TMW Radio, intervenendo durante la trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista comincia dall'Inter pronta a salutare Lukaku: "Con le ultime tre uscite sicuramente non sono come l'anno scorso, ma Inzaghi è un ottimo allenatore. Ovvio che i giocatori abbiano un peso, se escono Hakimi e Lukaku ed entrano giocatori che non sono come loro, ed è difficile trovarli, chiaramente l'Inter è più battibile. Si appiana un po' tutto, lo scorso anno sembravano di un'altra categoria, questo sarà diverso. Mi sembra un mercato che ancora ristagni, per via della mancanza di liquidità e di soldi. L'Inter parte sempre in prima fila ai nastri, anche se le altre si sono avvicinate".
La scelta di lasciare la Lazio per l'Inter di Inzaghi come la giudica? "Allena la squadra campione d'Italia, farà la Champions, è in un club che ha una storia fatta di trofei e soddisfazioni. Neanche lui se l'aspettava cinque anni fa, quando era in Primavera. Un progresso professionale meraviglioso, ora sta a lui capire se può allenare grandi squadre. Io sono convinto di sì, che sia il tecnico adatto per questa Inter. Fa giocare bene le sue squadre, è un 3-5-2 diverso da quello di Conte, più di manovra. Per me è una scelta azzeccata dell'Inter".
Tra Dzeko, Zapata e Vlahovic chi pensa sia il più idoneo per lui? "Se prendi Vlahovic apri un progetto, con lui e Lautaro Martinez stai bene per anni e hai la possibilità di vederli crescere. Per come ha fatto giocare la Lazio, la coppia Lautaro-Vlahovic sarebbe perfetta. Dzeko non ha segnato tantissimo negli ultimi anni, ma è uno di manovra. Ha 35 anni, sarebbe una soluzione particolare... Per Zapata, invece, sembra che meno di 50 milioni non bastino. Dovessi fare uno sforzo del genere andrei su Vlahovic".
Correa-Dzeko? "Può essere una buona soluzione ma hai Lautaro Martinez che ha sempre fatto la seconda punta dietro Lukaku. Correa così è un'alternativa quando manca Lautaro, ma la società ha altri giocatori, come Sanchez. Da capire se hanno voglia di spendere 30 milioni per Correa senza riuscire a mandare via i vari Vidal e quelli che hanno contratti mostruosi. Sicuramente è un pallino di Inzaghi, sa benissimo cosa può dargli ma non so se sia facile andarlo a prendere".
Si immagina un cambio di passo per la Lazio? "Ora comincia un'epoca di difesa a quattro, la squadra mi sembra ancora incompleta. Mancano esterni, uno a sinistra o a destra e un vice-Leiva o un titolare al suo posto. Forse pure un difensore centrale... La rosa va ancora fatta, dare un giudizio ora è prematuro. Sarri è un valore aggiunto ma deve poter lavorare con giocatori adatti".
Si parla troppo poco del Milan? "Mi sembra invece la squadra che ha fatto più di tutti. Perdendo Donnarumma non puoi pensare di esserti rinforzato, sostituirlo per Maignan è impossibile. Ci voleva uno come Oblak, per poterlo rimpiazzare. Sapete perché c'è scetticismo? Per l'allenatore. Invece per me Pioli è stato punto di riferimento importante dello scorso campionato: nessuno credeva potesse durare e invece è riuscito a gestire bene il Milan, entrando nella testa dei giocatori con i suoi schemi e dettami. Giroud finora è stato il miglior acquisto di tutti, se prendono anche Florenzi e il trequartista diventano squadra che può giocarsela per lo Scudetto. Mi pare di vedere tutto un po' appiattito verso il basso, il campionato è incerto".
Il PSG è stra-favorito per la Champions? "Il girone lo passi facile ma quando arrivi a febbraio c'è la condizione fisica e il doppio scontro... Anche se partono favoriti, le avversarie nell'affrontarli avranno mentalmente qualcosa di più, per dimostrare che non serve avere i più forti del mondo se non hai organizzazione. Proverai a far giocare male quei tre, a dar loro meno spazi possibili. Partono favoriti ma non sono convinto vincano la Champions al 100%".
Messi alla fine lascia Barcellona. "Lo vedremo in una squadra che giocherà solo per la Champions League, perché penso che in campionato non ci sarà il minimo problema. Nei grandi eventi i grandi calciatori vengono fuori, anche se vincere poi non è proprio così facile".
Chi vede come potenziale sorpresa tra le big? "Quest'anno le squadre italiane hanno puntato sugli allenatori: il valore aggiunto saranno loro, ma gli servono giocatori adatti per il loro credo. Gli allenatori non fanno i miracoli senza qualità. Il Napoli mi sembra avere una squadra già organizzata e credo che il rinnovo di Insigne lo faranno, a Spalletti serve troppo. Poi gli basta un colpo o due: possono essere loro la sorpresa".
Lucarelli si sta spendendo per salvare il Livorno. "Brutto vederli così, ho dei ricordi bellissimi di quella città oltre che degli affetti. Dico però che la cosa non è improvvisa: la gestione economica dovrebbe essere più oculata. Ci vuole una riforma sulle garanzie da presentare prima di iscriversi al campionato o succederanno cose del genere, molto spiacevoli".
Su quale portiere scommette per il prossimo campionato? "Spero Maignan, ha una responsabilità e un peso importante, ogni domenica dovrà dimostrare di essere adatto a sostituire Donnarumma. L'ho visto con il Real Madrid e mi è piaciuto molto".