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Orsi: "La Juve si trasformerà con la musichetta. Inter ancora troppo disattenta"
06 ago 2020 18:30Calcio
© foto di Stefano Principi

Fernando Orsi, ex portiere ed oggi commentatore sportivo, è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso di Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Le sue riflessioni iniziano sull'Inter qualificata ai quarti di Europa League: "Non so se può vincere, essendo partite secche può succedere di tutti. Ieri hanno sofferto all'inizio prima di prendere in mano le redini: il risultato è giusto, anche se ha sofferto. Si sapeva che il Getafe era rognoso e aggressivo, col Leverkusen però per passare servirà un'Inter più attenta, che concede meno".

L'Inter è realmente consapevole dell'occasione che concede l'Europa League? "Se andiamo a vedere, il tabellone apparentemente è meno complicato che sull'altro lato, in cui sono Manchester United, Roma e Wolves. Il post-Covid però è anomalo... L'Inter vista ieri e quella del campionato ultimamente dà garanzie: penso che possa far strada, anche se gli serve un atteggiamento un po' diverso e concedere meno. Là davanti ha tantissima varietà di giocatori, può arrivare lontano".

Qual è la verità su Eriksen? "La mia sensazione è che nel 3-5-2 faccia fatica. Da quando ha intrapreso questa via non ha cambiato mai, se non facendo 3-4-1-2 proprio quando c'è Eriksen. Questa è una via di mezzo: Conte costretto a cambiare il suo modulo perché Eriksen non riesce ad inserirsi nei meccanismi. D'altronde il calcio italiano è difficile per tutti, anche se ti chiami Eriksen".

La Roma ha cambiato proprietà. Cosa lascia di peggiore Pallotta? "Friedkin deve riavvicinare il pubblico, il tifoso. Ci sono stati anni in cui la tifoseria è stata poco partecipe: vero che Roma è un ambiente attaccato a prescindere, ma con Pallotta c'è stato del disamore. Deve riportare il senso d'appartenenza".

La sua prima mossa sarà trattenere Zaniolo. "Io a queste cose credo poco, come Commisso che ha voluto tenere Chiesa a tutti i costi. Se devi farlo a dispetto dei santi, allora... In fondo è una questione di richieste: al di là del giocatore, ci deve essere qualcuno che viene a comprare, poi è ovvio che Zaniolo sia importante per il futuro della Roma".

Se la Lazio prende David Silva, che dire? "Fanno un grande colpo, ha qualità ed esperienza: sarebbe una ciliegina importante sulla torta della Lazio che è già ben fornita. Magari. Sia per la Lazio che per il calcio italiano. I biancocelesti ora penso debbano rinforzarsi per la qualificazione alla Champions League, è lì che punteranno, a un grande campionato".

Il quarto posto rende giustizia? "No, il rammarico è direttamente proporzionale alla felicità. Volevano un finale diverso, si sono battuti per riuscirci ma non ce l'hanno fatta: poi secondo o quarto, il risultato se vai a vedere è uguale".

La Juventus deve temere il Lione? "D'altronde partono in vantaggio con l'1-0, il vantaggio peggiore. Sono allenati da uno che sa come funziona il calcio italiano, sa come parare forze e debolezze degli avversari. Le squadre importanti, quando sentono la musichetta, si trasformano: ricordo ad esempio l'Atletico Madrid... Sono convinto che la Juventus passerà, ma poi deve cambiare marcia perché arriva una tra Real e Manchester City".

Preoccupato dalla possibile mancanza di tifosi prolungata? "Purtroppo non dipende da nessuno il Covid, credo e spero che non saranno trentotto partite a porte chiuse, ma il calcio italiano come industria deve puntare ad andare avanti. Freddie Mercury diceva Show must go on... Quello deve succedere".

Il Napoli può sperare nell'impresa col Barcellona? "Certo, può avere speranze. Anche se è il discorso fatto per la Juve: quando c'è la Champions queste squadre non sottovalutano mai l'avversario. Questo le fa diventare grandi: il Napoli ha sì qualche chance in più perché manca il pubblico oltre a vari giocatori, e ai problemi che ha la squadra di Setien. Allo stesso tempo dovrebbe mancare anche Insigne... Darei loro un 35% di possibilità".

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Fernando Orsi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio