
Massimo Orlando, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto durante la trasmissione "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi.
Che ne pensa del cammino del Napoli? Ci sono stati pochi cambi?
"È vero che ci sono stati tanti impegni ma facendo sempre bene si cambia poco. Qualcosa dovrà cambiare. Io non penso che il 4-0 abbia lasciato strascichi. Fa male ma si deve guarda la classifica. Questa può dare serenità. Domani mi aspetto il Napoli che impone il suo gioco e se possibile che vinca".
Troppo poco turnover?
"Spalletti per tenerli sempre sul pezzo ha cambiato poco. Nel calcio moderno, però, le rotazioni servono. Si possono fare, poi, se si ha il grande vantaggio che ha il Napoli. Secondo me lui ha pensato a battere il record di Conte. Penso che ora, sfumato quello, ci saranno più cambi".
Il Lecce è già riuscito a fermare il Napoli, si può ripetere?
"Non credo che si pensi al risultato d’andata. Penso che abbia lavorato sulla testa dei calciatori per l’autostima. Il Napoli fuori casa ha dominato tutti e tutto. Sembra che in questo momento, anche per una situazione ambientale, si trovi meglio fuori da Napoli. Questo per le inspiegabili proteste".
Osimhen manca moltissimo? Che cambia con Simeone e Raspadori?
"Osimhen è un giocatore che oltre alle grandissime qualità che ha va sempre raddoppiato. Questo, quindi, apre molti spazi per i compagni. Lo abbiamo sempre visto, infatti, con Kvaratskhelia. Con Raspadori e Simeone serve più tecnica e più gioco palla a terra. In questo momento il nigeriano serve per ridare sicurezza al Napoli e insicurezza agli avversari".
Quante certezze si perdono dopo questo 4-0?
"Il Milan prende tantissime certezze. Aveva bisogno di una partita del genere con i più forti che dimostrano tutti. Il Milan comunque ad inizio anno era molto forte è da dopo la Roma che si è perso. Secondo me, invece, per il Napoli il risultato fa male ma può aver dato la scossa che serviva in un campionato che era troppo facile. L'approccio con il Milan in Champions League sarà molto diverso da quello al Maradona".