Di Lucio Marinucci

Un Napoli glaciale supera l’Empoli in maniera scientifica, continuando la propria cavalcata, al momento inarrestabile. Il sapore di questa vittoria è quello di un piatto freddo, spietato, da un gusto tanto essenziale quanto piacevole. La forza della squadra di Spalletti è spesso quello di “gestire” dominando, nel tentativo di schiantare il prima possibile l’avversario, ma stavolta è andata diversamente. Nonostante l’ordinata resistenza dei toscani infatti, gli azzurri non hanno mai dato l’impressione di disunirsi, continuando il moto perpetuo di pallone e di maglie, fino all’episodio chiave nel secondo tempo. Un momento che non solo indirizza il match, ma che rappresenta le grandi qualità di questa squadra. La voracità con cui Osimhen anticipa Marin, sottraendogli il pallone e guadagnando rigore, è quella di una squadra intera, altamente dipendente dal gusto del successo. Del resto dodici successi e due pareggi non si raggiungono per caso, con la famelica volontà che questi numeri possano continuare a moltiplicarsi.