TMW Radio
News
NAPOLI FA 13, CON LA MACCHINA PERFETTA DI SPALLETTI CHE CALA IL POKER: COL SASSUOLO E' 4-0
29 ott 2022 17:35Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it

Tredici vittorie di fila tra campionato e Champions League, con solo l’erba del Maradona che riuscirebbe a spiegare ciò che il Napoli riesce ad esprimere all’interno del rettangolo verde. Finiscono gli aggettivi, non la volontà dei ragazzi di Spalletti di imporre la propria legge. Anche nel pomeriggio di oggi i padroni di casa non si risparmiano, con un netto 4-0 contro il Sassuolo che certifica (semmai ce ne fosse stato bisogno) la grandezza di una squadra che non riesce ad avere rivali a livello di qualità e quantità. All’interno di un Maradona pieno di passione, bastano quattro minuti per vedere il Napoli in vantaggio grazie ad Osimhen che sfrutta la meglio un pallone messo in mezzo dalla destra di Di Lorenzo e con il nigeriano, lasciato solissimo sul secondo palo dalla difesa del Sassuolo, che non deve far altro che insaccare in rete per l’1 – 0. Il Sassuolo non ci sta e risponde subito con Pinamonti, a cui però manca il killer instinct e da posizione centrale butta al lato. Da lì è nuovamente Napoli-show con protagonista la coppia Kvaratskhelia– Osimhen: il georgiano gioca più vicino al nigeriano, svariando su tutto il fronte offensivo e non dando punti di riferimento. Il risultato? Il gol del 2 – 0 al 20’. Kvara si sposta sulla destra, viene servito in verticale e dal fondo mette un pallone forte per l’accorrente Osimhen che altro non deve fare che buttarla dentro. Raddoppio ottenuto, doppietta del nigeriano e Sassuolo che anche in questa occasione dimostra poca attenzione dietro ma che reagisce immediatamente sempre con Pinamonti, bravo a trovare il pertugio centrale, ma anche qui l’ex Empoli dimostra di avere le polveri bagnate e il suo sinistro da posizione invitante finisce tra le braccia di Meret. Scampato pericolo il Napoli torna a macinare gioco e al 36’ trova il gol del 3 – 0. Questa volta è Mario Rui a vestire i panni del rifinitore e serve Kvaratskhelia sul centro sinistra, con il georgiano che stoppa di esterno destro in area avversaria e scarica il destro per il tris dei padroni ci casa. Il secondo tempo vede un Sassuolo voglioso di accorciare le distanze, con Dionisi che per dare una svegliata inserisce Traorè al posto di Ceide. I neroverdi si rendono subito pericolosi con Pinamonti, che dalla destra scarica un destro in diagonale che Meret respinge sicuro. Ci prova anche Frattesi per due volte, con due inserimenti centrali sul centro destra che però non trovano fortuna. Passano i minuti e il Sassuolo comincia a non crederci più, con il Napoli che dall’altra parte prima sfiora il poker con Raspadori su punizione, e poi lo ottiene con Osimhen che sfrutta un errore in uscita del Sassuolo e supera Consiglia con un delizioso pallonetto. Hat-trick per il nigeriano e notte fonda per il Sassuolo, che deve fare anche i conti con il rosso a Laurientè nel finale che lascia i compagni in 10, mentre il Napoli con questa vittoria sale a 32 punti ma soprattutto arriva a 13 vittorie consecutive tra campionato e Champions, con una grande bellezza che non vuole smettere di incantare.

TOP

OSIMHEN: Vuole spaccare il mondo, e ci riesce. È una furia, non si ferma un attimo, cerca sempre la profondità e apre spazi per i compagni. Il premio di questa attitudine è la tripletta personale: si trova sempre al posto giusto al momento giusto, con il terzo gol che è una delizia. Nuovo capocannoniere e sensazione di avere un Osimhen con la continuità dalla sua.

KVARATSKHELIA: Dovrebbero inventare una nuova edizione della Treccani per riuscire a trovare un aggettivo adatto al georgiano. Gli avversari provano a fermarlo in ogni modo, ma più ci provano e più Kvara aumenta i giri. Due assist pregiati per Osimhen che non gli bastano, vuole entrare nel tabellino dei marcatori, riuscendoci. Con quel pallone danza in maniera quasi romantica, crea superiorità e non da punti di riferimento, risultando sempre un fattore imprescindibile.

LOBOTKA: Il suo modo di stare in campo andrebbe mostrato nelle scuole calcio di tutto il mondo: Difende e recuperà palloni a non finire, quando può si sgancia in avanti e decide lui i tempi di gioco della squadra. Impressionane anche la precisione dei passaggi, un 95 % che conferma una cosa sola: Spalletti con lui ci ha visto giusto eccome.

FLOP

ERLIC: Ok che di fronte ha un Osimhen che gira a mille, ma proprio per questo in campo dovrebbe mettere qualcosa in più. Invece dalle sue parti è notte fonda, si dimentica totalmente il nigeriano per il gol dell’1-0 ed ogni volta si ha la sensazione che possa fare qualche danno ogni volta che si passa dalle sue parti.

PINAMONTI: In certe partite bisognerebbe sfruttare le occasioni a disposizione. Andrea fa l’opposto: ha sui piedi il possibile gol del pareggio e quello del 2-1, ma entrambe le occasioni non hanno forza e convinzione. Stesso discorso nella seconda frazione: ha l’occasione di far male ma non riesce ad essere cattivo come si deve. Così si rischia di finire all’interno di un circolo vizioso.

TMW Radio Regia