
Intervistato nel corso di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Niccolò Ceccarini, Malu Mpasinkatu ha parlato dei temi caldi in Serie A, cominciando però dall’onda lunga del successo di ieri della Roma, che battendo il Leicester ha strappato il pass per la finale di Conference League: “Si tende sempre a sminuire le squadre italiane, ma Mourinho ha fatto la storia perché ha riportato la Roma in una finale europea dopo 31 anni. Si è parlato male anche di Abraham, definito da molti uno scarto del Chelsea. Oggi i numeri dicono che è il miglior marcatore della Roma anche confrontandolo con le altre stagioni. Complimenti a Mou che l’ha scelto e complimenti ad Abraham, che non sarà il re di Roma perché quello è Totti ma che adesso è il giocatore più importante per i giallorossi”.
In vista invece della prossima stagione, secondo lei a cosa punterà la Roma?
“Punterà ad alzare il livello. Cercherà di entrare in Champions League già dalla prossima stagione, Mourinho è stato preso per questo. Adesso però c’è una finale da giocare, si parte al 50% col Feyenoord, anche se sulla carta penso sia più forte la Roma. A Tirana penso che se dovranno scegliere tra le due tiferanno per la squadra italiana”.
Capitolo Milan: Maldini e Massara hanno fatto un gran colpo con Maignan.
“Io seguo molto il calcio francese, Maignan lo conosco fin da quando era ragazzino. L’anno scorso ha portato punti importanti per far vincere il campionato al Lille, in un campionato di livello alto. In prospettiva penso che diventerà anche il numero uno della Francia. Maignan è bravissimo coi piedi ed un felino in porta. Mi ero permesso di dire, al momento dell’acquisto, che se Donnarumma valeva 8, Maignan valeva 7,5”.
Restando sul Milan. Origi come rinforzo per l’attacco può bastare?
“Sicuramente è un’opportunità. È un giocatore ancora relativamente giovane, in più il Milan può prenderlo a parametro zero. Può essere un colpo alla Tomori. Bisogna capire cosa farà Ibrahimovic, ma il club rossonero si dimostra capace di prendere giocatori funzionali”.
Sul Napoli: il club azzurro riscatterà Anguissa, come giudica questa operazione?
“Una grandissima operazione. La bravura di una direzione sportiva è proprio quella di prendere giocatori ottimi ad un prezzo equo. Il riscatto fissato a 15 milioni è ottimo. Al di là dell’ultimo periodo di flessione, Anguissa è stata una delle rivelazioni del Napoli. Adesso dovremo capire cosa succederà con Osimhen, a certe cifre di cui si parla non si può non mettersi al tavolo”.
Chi pensa potrebbe puntare su Osimhen?
“In questo momento il calcio inglese è il calcio più ricco. Dire di no ad offerte intorno ai 100 milioni sarebbe difficile. Non so se può essere il Newcastle la squadra pronta a provare l’affondo più serio, ma di fronte ad una cifra mostruosa credo che anche il calciatore ci penserebbe. Ci sono squadre più blasonate ma non so se le offerte degli altri club garantirebbero la plusvalenza”.
Poi ci sarebbe però da cercare un sostituto, operazione non facile.
“Qualcosa ci si può sempre inventare con i soldi della cessione. Si potrebbe comprare un titolare da 30 milioni ed una riserva da 70, anche se non è semplice trovare profili del genere”.
Sulla Fiorentina: come valuta l’inserimento di Ikoné?
“Come dico sempre, arrivare da un altro campionato a gennaio non è facile. Sicuramente è un ottimo giocatore. Il prossimo anno, iniziando il ritiro dall’inizio, potrebbe fare una stagione importante. Per me la Fiorentina ha fatto una bella operazione, prendendo Ikone ad un buon prezzo. Al Lille si prendono giocatori fortissimi a prezzi contenuti, come Maignan e Leao, che adesso è il giocatore più forte del campionato italiano e vale 100/110 milioni”.
Crede davvero che Leao valga così tanto?
“Sì, perché quando si siedono al tavolo PSG e City si parla di queste cifre. In questo momento Leao è un crack ed i crack costano questa cifra”.
Per chiudere su Ikoné, il prossimo anno potrà essere quello della consacrazione?
“Penso di sì. È un esterno che va servito in profondità ma deve ancora capire tatticamente il campionato italiano. I giovani francesi sono bravi e fisicamente pronti, ma devono ancora completarsi tatticamente. Credo però che con Italiano possa migliorare. Mi ricordo che quando ero il DS del Rieti, Italiano allenava il Trapani e come direttore dovevo votare il miglior allenatore del girone di Lega Pro ed io personalmente lo votai nonostante non vinse il campionato”.
Lunedì ci sarà Fiorentina-Roma, cosa si aspetta?
“La Fiorentina deve credere all’Europa fino a quando la matematica non la condanna. I viola hanno subito male la sconfitta in semifinale di Coppa Italia”.
Tra poco in campo l’Inter con l’Empoli, domenica sarà la volta del Milan a Verona. Un pronostico sulla volata scudetto?
“Secondo me sarà testa a testa fino alla fine. Tutte le squadre che affronteranno Inter e Milan giocheranno fino alla fine anche se non hanno obiettivi. Le tabelle che si fanno per le volate spesso saltano per area, come dimostra quanto fatto dal Bologna nell’ultimo mese, che ha fermato Inter, Milan, Juve e Roma. Anche contro l’Empoli per l’Inter è una partita da prendere con le molle”.