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Mora: "Sto con Insigne, è tra i migliori in Italia. Napoli, pensa alla Champions"
22 gen 2021 19:25Calcio
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com

L'ex difensore Nicola Mora è intervenuto a Stadio Aperto, su TMW Radio, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini per parlare delle principali questioni nel campionato italiano: "Anomalo, un Milan in testa inseguito dall'Inter e la Juventus così in ritardo, nessuno avrebbe potuto pronosticarli".

Cosa dire della Supercoppa? "Una partita brutta da ambo le parti. La Juventus arrivava in una condizione inferiore rispetto al Napoli, che ci si aspettava potesse fare di più. Invece ha perso la gara con tre grandi occasioni da rete e un rigore sbagliato: quello che non è piaciuto è stato l'approccio, di fronte ad una Juve non così irresistibile ci si aspettava un Napoli più intraprendente e capace di aggredire nell'altra metà campo, come aveva fatto pochi giorni prima l'Inter. Non è successo, e rimane il rammarico".

Errori come quelli di Insigne capitano. "I rigori li sbaglia solo chi li tira, il capitano del Napoli ha nelle sue corde e deve portarsi dietro la responsabilità visto che è il rigorista. Purtroppo nel suo score ha gli ultimi rigori falliti proprio con la Juve ma penso sia un caso, in generale ha il sangue freddo anche se ovviamente qualche domanda te la poni. Io sto con Lorenzo, perché fino a tre giorni prima aveva fatto vedere cose fantastiche, è uno dei migliori talenti italiani e figuriamoci se non può sbagliare un rigore".

L'obiettivo minimo del Napoli è la Champions? "L'ha detto esplicitamente Giuntoli, c'è bisogno di tornare nella massima competizione europea. Inevitabile che per blasone e bilancio serva tornare in Champions League, Gattuso ha fatto un ottimo lavoro e deve puntare alla qualificazione. Credo ci sia da lottare per l'ultimo posto: Inter, Milan e Juve penso siano sicure, il Napoli se la gioca con Atalanta, Roma e Lazio".

Sarà rivalutato ora il lavoro di Sarri? "Sarri è arrivato alla Juventus nel momento peggiore, e non era facile motivare chi aveva il campionato per gli otto anni precedenti. Chi ha parlato male di Sarri l'ha fatto per il personaggio, perché so com'è l'uomo e come lavora, e ha fatto grandissime cose alla Juventus. Non si sono viste le cose di Napoli, ma è comunque un ottimo lavoro".

Che ricordo ha lei? "Ottimo, l'ho ritrovato com'era a Grosseto quando l'ho rivisto a Napoli anni dopo. Oggi al posto suo c'è Pirlo, che è ancora alle prime armi e dovrà fare tanta strada per diventare un grande allenatore".

Perché Di Francesco è così in difficoltà al Cagliari? "Succede che i tecnici trovano l'habitat ideale, dopo la Roma in cui è andato bene è andato alla Sampdoria come grande condottiero, ma se non entri nel modo giusto nei giocatori, senza la serenità dei risultati, fai fatica. E lo stesso è ora col Cagliari: per le idee che ha mi sorprende che abbia perso sei partite consecutive, spero si riprenda perché a volte i risultati non corrispondono alle qualità degli allenatori".

Il Bari riuscirà ad togliersi dalle acque della Serie C? "Il Bari lo scorso anno è stato molto sfortunato, perdendo l'opportunità di uscire da questa serie che non gli compete. De Laurentiis ha speso tanto, ma in queste categorie conta più come programmi, in più c'è la Ternana che non ti permette di sbagliare mezza partita. Se vai ai playoff, poi, diventa dura, ma Bari ha tutto per tornare almeno in Serie B, che comunque va stretta".

A Parma è tornato D'Aversa. "In queste squadre quando trovi l'alchimia giusta, cambiare non dà sempre i risultati giusti. Ricordo che il Parma di D'Aversa era sempre una delle più difficili da affrontare, mentre quando hanno cambiato per prendere Liverani sono rimasto un po' sorpreso perché non si capiva dove volessero arrivare. Non tornerà il Parma dei Tanzi, quello dei sogni in Europa: c'è bisogno di attestarsi a metà classifica prima di poter pensare ad altro, ora serve la salvezza".

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Nicola Mora ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio